Wednesday, December 31, 2008

Sull'uso del leggere

Chi  legge  molto finisce col ritenere  proprio il pensiero di un altro.

Nessuna verità è posseduta da chi non è aduso alla lettura.

Wednesday, December 24, 2008

24 Dicembre 2008: domani è Natale.

E tace la mia voce
in un mondo in cui
anche il respiro
può essere assordante.

E tace, ascoltando,
in mistico silenzio,
il sussurrar del cuore.

E' un rantolo,
un singulto,
un anelito ansante
che si oppone alla morte.

E la vita ha il sopravvento.
In un ultimo rigurgito
di maledetto orgoglio
torna a far sentire il suono.

Fluttuano nel limbo le parole,
[lì in quella parte del cervello
dove essi risiedono:
l'area di Broca
la definiscono i dottori.
Prateria sconfinata
in cui le lettere si ricompongono
e danno un senso ed un nome alle emozioni.]


E riemerge e torna a vibrare
in gola per articolare
un'accorata invocazione:

Che sia pace nel mondo!
Pace vera.

In questa vita fatta di miseria
possa, davvero, la Luce
rischiarar le Tenebre.

Possa l'Amore
riscaldare il cuore.

Possa la fede
rafforzare l'anima.

Possa io chiamare tutti fratelli
senza ipocrisia e senza vergogna.


[//Grazie Paolo. A volte basta davvero poco... molto poco... per far tornare alla vita chi della vita ha perso la gioia.]

Sunday, December 14, 2008

Wednesday, November 26, 2008

Poesia e Grafica pubblicate su CAA-zine





Click sull'immagine per vedere l'opera e per scaricarla in formato .pdf

E' un vero onore per me partecipare ad un'opera così squisitamente artistica. Ringrazio di cuore gli autori che hanno avuto l'idea di invitarmi a partecipare a qualcosa che trovo semplicemente fantastica anche se mi sento piccola piccola vicino a questi artisti.

Artworks

In questo numero, varie opere presentate dai seguenti artisti:

In this issue, various artworks presented by the following artists:


  • ITALY:

    • Luigi Melita (kobjing)

    • Emanuele Bartolesi (kasuken)

    • Carla Petetrich (Carla146)

    • PetitJeReve

    • Daniele Spicci (televisionkill)

    • tgphotographer

    • Nihal82

    • Angela Santoro (AaquilaS)

    • Davide Dozza (tondorotondo)

    • Michela Scagnetti

    • Matteo Introzzi (intromat)

    • Stefano Fraone (willylorbo)

    • Federico Festival (cicciobuontempone)

    • Nemesis Nemo

    • Vincenzo Corrado




  • USA:

    • Valentina Crespo

    • Jennifer Lewis (miorats)




  • MEXICO:

    • actias

    • Daniel Velasco Farrera (monito)




  • PHILIPPINES:

    • Ray Piedra (pissdrunx)

    • Cierse Ruwal (christopherang)




  • PORTUGAL:

    • Toinjoints




  • NETHERLAND:

    • Shannon Gemma (sokpoppet)




  • IRELAND:

    • elbooga




  • RUSSIA:

    • Natasha Nosova (moonytash)




  • NEW ZEALAND:

    • Frances J. Melhop (matchstickgirl)




  • INDONESIA:

    • Sunnyou




  • POLAND:

    • Piotr Zygmunt (peterzigga)




  • CANADA:

    • Jenny Hawkyard (jezhawk)




  • ARGENTINA:

    • Sole Otero (Pocket-Zoo)






Presentazione del libro fatta da spasquini:
Il sogno è un fenomeno legato al sonno e in particolare alla fase REM del sonno, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali.
Ora mi domando, quanta importanza danno altri artisti al sogno? Questo numero ce lo prova: tantissima. Le illustrazioni ricevute, le foto, le opere compiute e gli schizzi accennati, lo scarabocchio e la poesia. Tutto bellissimo, soave, liberatorio.
Bello, mi piace. Si può sognare.

Dreams are sequence images, sounds and feelings experienced while sleeping, particularly strongly associated with rapid eye movement sleep (REM).
Now I guess, how much important is the dream for all other artists? This issue proves it: a lot. All illustrations received, the pictures, the finished artworks as well as the sketches, the poems. Everything gorgeous, lightfull, free.
Beatiful, I lile it. We can dream.


Monday, November 03, 2008

Quel raggio argentato




Il tempo fluidamente scorre e
trascina  con sé tutto quel che trova,
lasciandosi dietro  vaghe tracce
ricoperte di tenue rosacea caligine.

Ispidi aculei, lancinante dolore,
marciscenti ferite si dissolvono
in ricordi falsati dall'onda
di vagheggiate emozioni.

Affiorano tra le pieghe del
canuto pensiero, assolvendosi,
con arrogante presunzione e
senza aspettare il confessore,
gli ingenui, giovanili, errori .

Ogni cosa perde forza e vigore
rincorrendo le incalzanti lancette
che marcano a fuoco le ore.
Tutto appare e svanisce nell'arco
di un incantato attimo.

Ma cos' è quel piccolo raggio
argentato che fa capolino
tra le rughe del mio cuore?

Ombra materica.
Invadente pensiero
Dolce languore...

Monday, October 20, 2008

I sogni



Rincorrevo i sogni
incurante di ciò che
mi accadeva attorno.

Cattedrali, di nobile opale,
costruiti da franchi muratori
innalzavano al cielo le loro
arcate invetriate catturandomi,
fochi fatui, con l'abbagliante
splendore del loro freddo colore.

Sguardo diritto e fiero non
percepivo l'irto sentiero su cui
conducevo gli scalzi, spediti, passi.

Ora, destandomi dal sonno,
mi avvedo delle mie ferite
sanguinanti, sento il dolore
di quel fanciullesco baratro
che nessuno  ha colmato.

La Vita esige per sé
l'annichilimento di te.

Tuesday, October 14, 2008

Inutile Indugio



Rinviare è solo strascicar
stanco di passi nel deserto della vita,
con l'arsura a prosciugarti la gola.
Scarne ossa seppellite nella sabbia
in cui affogano parole e pensieri.

Briciole di carta che volano
mesti al calare della sera.
Tracce vaghe di un passato
sfilato come una sottoveste
di seta ormai consunta.

Perché attardarsi?
Perché indugiare ancora?
Ascolta la voce del vento,
sgancia l'ancora, issa le vele,
riprendi la via del mare.

Navigatore solitario
è giunta l'ora di andare.

Monday, October 06, 2008

En to pan... part 2




Oh come bramo raggiungere il Mare!
Far parte di quella forza
 impetuosa,
 travolgente.
Infrangermi contro gli scogli,
evaporare
 ridiscendere
per poi tornare in esso
dispensatore:
di tesori,
di nutrimento,
di vita,
di morte!

En to pan...

Sunday, October 05, 2008

En to pan... part 1




Piccola goccia d' Acqua:
questoè ciò che sono.
Mutevole e impetuosa
Timido gorgoglio,
onda burrascosa.

Ora calda  che tosto evapora
ora  ghiaccio che si scioglie
nell'abbraccio del fuoco.

Fresca sorgente,
putrida fanghiglia:
Goccia sempre uguale 
eppur sempre diversa...

Una piccola goccia
  fiera del suo essere
piccola, cristallina:
non ne sentite la di lei voce?
Clip...clip...clip...
Zampilla così dalla sorgente;
Clip... clip... clip
Fuoriesce dal bicchiere colmo;
clip... clip... clip
Scende sulla fronte madida.

Si intravvede fra le ciglia;
Inumidisce le labbra;
Si deposita lì sulle foglie
e sui petali dei fiori, alle prime 
luci dell`alba, splende rugiada...

Thursday, September 25, 2008

Mamma-bambina



Sorridevi, nuda, biricchina ,
Carezzando i miei capelli
stamattina. Sono biondi, tinti.
Ma tu non te ne avvedi.
Con la tua solita dolcezza
sistemi le ciocche mie arruffate.




Balzo giù dal letto ed afferro la vestaglia.
Gesto impulsivo il mio, mentre, pudore e rispetto
deviano lo sguardo sui tuoi occhi
spenti e lontani. “Da brava - ti esorto -
andiamo a rivestirci o ti prenderai un malanno”.
Ti arrendi docile sussurrandomi: Si, mamma!




Annodo in gola un singulto doloroso
e con la mano libera carezzo i tuoi riccioli:
Soffici... Radi... Bianchi.
Sorrido mestamente a te
mia mamma-bambina
cercando nei tuoi occhi un guizzo
che ti restituisca a me
con la tua giovanile vigoria.





[L'Alzeimher è un problema che non ho vissuto, e spero di non doverlo vivere in prima persona, ma questa sindrome suscita in me una accorata tristezza. Dedico questa modesta “estemporanea” ad una amica e collega che ha perso la mamma in questo stato di “dolce incoscienza” come mi piace definire questa Sindrome]

Apatia

Vivo:
sospesa nell'irrealtà
di ciò che fu e
di quel che sarà.

Sunday, July 27, 2008

Vuoi



Vuoi che ti racconti senza veli:


della rabbia, dell'amarezza


o dell'inconsolabile tristezza


che la fanno da padroni in me?


 


Vuoi che ti narri


del come e del perché?


 


Vuoi che ti sveli i desideri,


le inconfessate frustrazioni


Le ali tarpate, i sogni infranti,


Le carezze invano desiderate,


le parole affettuose negate,


I voli pindarici, i bagni di fango,


Le umiliazioni subite


e le lacrime bevute?


 


Vuoi che ti parli delle ferite


non cicatrizzate, degli amori


non corrisposti e di quelli finiti?


Vuoi che ti dica del dolore


che nessuno riesce a lenire?


 


Strappami l'anima.


Lacerami le carni.


Cavami gli occhi.


E per ultimo, estirpa la mia lingua


se oserà proferire una sillaba.


Non confesserò nemmeno a te,


Poesia, il  dolore che provo


nel vivere in questo Mondo.



Thursday, July 17, 2008

Dopo una lunga notte

Mi libero delle pesanti coltri 
e, sostando sul mio balcone, offro
il volto al sole che benevolo
riscalda quest' aria mattutina.
 
Ascolto il suono delle cicale
che in  quel piccolo campo cantano
instancabili  tra'l fitto fogliame
del rigoglioso ciliegio e del pesco.

Sorrido conciliante al  fragore
cittadino che  giunge fievole,
qui, sul mio balcone, mentre volgo
lo sguardo al Vesuvio lontano.

M'imbevo d'aria. Di luce. Di sole.
Ritornando a volare col vento

do' un calcio a questo mondo

che, pusillanime, si allontana.

All'amico Grisby

Era inevitabile che prima o poi finissi con il dedicare la mia attenzione ad uno dei pochi poeti che sono solita leggere con molto piacere ed interesse. Mi riferisco all'amico Renato che riesce sempre a fare centro con ogni suo verso, nel mio cuore e nella mia mente.
Grazie Renato, grazie per le emozioni che mi dai. Posto anche qui pur se con qualche giorno di ritardo il mio omaggio alla tua poesia...


 

Come ho già specificato su "La mente e il cuore" il fle è un po' pesante ma credo che ne valga la pena...

Wednesday, July 16, 2008

Tuesday, July 15, 2008

Ci sono silenzi...




Ci sono silenzi come macigni.


Comprimono il cuore togliendogli


forza per palpitare.


 


Ci sono silenzi che, come spade,


laceran la pelle riducendola


un puzzle a brandelli.


 


Ci sono silenzi che, come dardi


infuocati, ti marchiano l’anima.


Ti ghiacciano la mente.


 


Loro m’ annientano


Ogni giorno un po’ di più…

Wednesday, July 09, 2008

Se fossi poeta

Se fossi poeta

 

Innalzerei altari di parole

per celebrare le tue lodi.

Inebrierei i tuoi sensi

con incenso d’inchiostro

per stordirti la mente e

confonderti il pensiero.

 

Farei del  tuo corpo la mia chiesa

Con  settenari in rima,

della tua anima il mio tabernacolo

in endecasillabi sciolti.
Poi, con l’ultima goccia d’ inchiostro,
suggellerei le tue labbra con un bacio

 

Se fossi poeta

Friday, July 04, 2008

Desolazione


 


Chi sono io che mi aggiro


Tra le rovine di queste colonne


Qui nella valle dei templi


In cui l’uomo ha costruito


il suo tabernacolo vivente?




Chi sono io che esule vago


In questi campi sterili


Abbandonati all’incuria


Del tempo, tra le macerie


Di sogni, speranze, illusioni?




Non sono nessuno, né valore


alcuno ho, per cui conduco


I miei passi lievi, inosservata.


Scruto, pondero, rifletto,


s’intristisce il cuore: Desolazione!




Solo brullo e arido paesaggio


ciò che mi circonda in questa


solitudine che mi sono scelta


mentre, novella Cassandra,


profetizzo per me stessa una fine


ignota e sconosciuta.


Nessuno di me dirà un giorno:


qui visse!



Saturday, June 21, 2008

Il vaso di pandora




[Ingobbio nero graffiato su colombino eseguito a mano]
 - Collezione privata -

 


A Pandora donò Giove un vaso:


Non aprirlo mai, pena l’ esistenza!


Le disse mettendola in guardia.


Ma, ahimé, curiosità la vinse.




Ora i mali insozzano Gaia


mentre Elpis, imprigionata geme


perché all’uomo negato gli è


il suo  lenitivo conforto.


 


Dicono che abbia riaperto


il vaso Pandora, ma allora, Speme:


Perché mi hai abbandonato?


Thursday, June 19, 2008

Lilith



[Immagine reperita in rete
]

Ho stracciato le tende:


ho cucito un sacco


rinchiudendo fantasmi.




Lo depongo sul cuscino


accanto a me stasera.




Dopo, spenta la luce,


spalanco la finestra


e sorrido a Lilith.




Inondata della sua


luce mi addormento.


Sunday, June 15, 2008

In my time...





l' immagine allegata è una mia personale elaborazione. Cliccando su potrete vederla nelle sue reali dimensioni e potete prelevarla, in cambio chiedo solo di non cancellare il mio logo e di inserire il link del mio blog... Grazie!

Saturday, June 14, 2008

Introspezione


 ....


Un'ora...a volte non ci si fa caso... presi dal vortice lavorativo non ci avvediamo di quanto rapidamente passi il tempo.
La mente,  assorbita dall'attimo presente, fatica ad avvedersi dello scorrere delle lancette.
Poi vi sono dei momenti in cui i minuti diventano...lenti...
Troppo lenti...
 Gli stessi  pensieri  sembrano andare al rallentatore...flash back...lampi...attraversano la mente...
Scacci pensieri ed immagini...fai un bel repulisti...sgomberi la mente...e patatrac...
Quelli che hai cacciato dalla porta d'ingresso ti entrano da quella di servizio approfittando di una tua momentanea distrazione...
A quel punto che fai? Accetti gli intrusi, fai buon viso a cattivo gioco...Hanno loro per il momento le carte in mano.
Li fai accomodare.
Ti siedi...
Accavalli le gambe...
Incroci le mani all'altezza dell'ombelico iniziando a far girare i pollici...
Distendi la schiena..
Un sorriso stampato in viso e li osservi scalmanarsi...infervorarsi...incendiarsi...
Sorridi con aria di sufficienza...mentre le labbra tirate, all'angolo sinistro della bocca, evidenziano  il sottile sarcasmo che quello spettacolo ti suscita.
Fessurizzi lo sguardo...punti le tue iridi al centro di quel salotto e, con assoluta calma, sollevi le mani ed imponi il silenzio...
Adesso parlo io!
Io...che sono in fondo l'autrice...la creatrice della vostra esistenza...
Senza di me voi non sareste nulla. Non esistereste nemmeno!
Io vi alimento con i miei sogni...con le mie fantasie...con le mie emozioni belle e brutte...
Sono io che vi ho generato con le mie azioni...nel Bene e nel Male...
Or cosa venite a reclamare? Voi figli di questa mia esistenza...voi creature resi fantasmi dallo scorrere del tempo...Vi presentate qui ed iniziate con i vostri se...ed i vostri perché. Ma non ci sono se né perché  nel vostro chiedere angosciante a cui io possa o voglia rispondere...
Vivo il presente...E commetterei bestemmia se dicessi che non mi va bene niente... ho quello che mi serve per soddisfare i miei bisogni fisici.
Eppure non riesco a spiegarmi questa inquietudine...questa tensione continua...questo mio protendere alla ricerca di quel qualcosa ... quello che nello Shodoka viene definito con...  la frase: "In Shin den Shin"...
Ora lo so...è per questo che voi smaniate...fremete...e vi ripresentate...
Volete da me una data...pretendete che vi dica il giorno...Reclamate un'ora ben precisa...Un luogo...un evento ...
Come vorrei poterveli dare!
Ma non la conosco nemmeno io...
Orsù...vi prego...accomodatevi fuori...Devo tornare a lavorare...


Un vecchio post ripescato dal mio blog di window.live.com (datato 12 Aprile ma non c'è scritto l'anno) , grazie ad un visitatore che è passato da questa pagina attraverso google...

Friday, June 13, 2008

Amici d'infanzia



[my graphic]

Su un'ampia distesa salina
la tela della mia vita
attende  che ne riprenda
in mano la trama.

Strappi rattoppati, bordi
sfilati, cuciture nascoste,
delle bruciature e un piccolo
punto a giorno a fermare
i miei passi, ormai stanchi.

E poi pieghe e sgualciture
che cerco di distendere.

Tra la trama e l'ordito, ritrovo
Voi, compagni miei d'infanzia.
Rivedo i nostri puerili giochi.
Ripercorro le nostre strade.
Risento le nostre voci gaie.

Quanta nostalgia mi invade
mesta in questa quiete serale!

Cari amici miei di ieri, piccole,
limpide, ombre del mio presente,
soave fragranza di spensierata
giovinezza: come mi mancate!


Thursday, June 12, 2008

Dedica animata


Ho appena visto questa bellissima gif realizzata pr me da un bravissimo "animatore grafico" e mi sembrava un vero peccato tenerla solo nei commenti per questo le dedico un post, merita davvero e non solo per ringraziare Pietro121 di avermela donata, ma perché da dilettante so il lavoro che c'è dietro un immagine del genere e il tempo di realizzazione che richiede.

Grazie Pietro121

Monday, June 09, 2008

Un Mondo migliore



Voglia di  vivere
sull' onda delle emozioni
Voglia di ribaltare
l'usuale e il deja-vu
Voglia di guardare il mondo
a testa in giù...

Desiderio di scoprire
che la legge gravitazionale
è solo un illusione ottica
e che la mela non cada
ma vola risucchiata
dentro il buco dell'ozono.

Che gli uccelli non volteggino in aria.
 Che i pesci galleggino fuori dall'acqua.
Che le stelle siano il mio prato,
su cui poggio i miei piedi scalzi,
e non  le uniche depositarie
di tutti i miei pensieri segreti.

Che la terra che mi nutre
tenga per se i suoi frutti
ormai incancreniti
e che la via Lattea
sia l'unico cibo che mi sfami.

Voglia di fare le capriole
in un Mondo diverso.

Voglia di vivere in un Mondo migliore.

Saturday, June 07, 2008

Memory of love


Memory of love by ~AaquilaS on deviantART - Creative Commons License Some rights reserved. This work is licensed under a Creative Commons Attribution-Noncommercial-No Derivative Works 3.0 License.

Friday, June 06, 2008

Premio al blog

Oggi nell'aprire la posta ho ricevuto ben due piacevoli notizie.

Due premi che mi arrivano inattesi uno per questo blog l'altro per quello che ho su window.live.com
Adesso visto che non c'è due senza tre... mi aspetto trepidante il... terzo, sperando che arrivi.
Intanto posto qui il trofeo assegnatomi dall'amica "Silvy" del sito: http://www.feelingrose.com



 

Adesso devo individuare altri 5 siti o blog a cui assegnare il premio.
 
Intanto il mio grazie di cuore all'amica Silvy per essersi ricordata di me.


La fautrice di questa idea è:

http://arteypico.blogspot.com/

Tuesday, June 03, 2008

Delirium


Si sedette sulle sue  convinzioni. Su quella cima, ponendosi come tacito spettatore, l’assordante frastuono di voci giungeva al suo udito come avvolto in una fitta coltre di  nebbia.


Sorrise beffardo, mentre un ghigno gli deformava il viso, non bello, non era certo un tipo avvenente, eppure aveva il potere di sedurre le sue vittime  con la stessa tattica usata dal falco quando individua la sua preda. Ampi giri concentrici, sempre più stretti fino a rinserrarla. Usava la bocca nella stessa maniera in cui il falco usa le sue ali. E una volta che la preda era tra le sue grinfie le sue mani, dalle dita lunghe ed adunche, le strappavano il cuore.


Ancora una volta girò lo sguardo sull’ampia distesa del mare delle idee mentre il sole andava scomparendo dietro le montagne della diffidenza. Silenzio…


Solo silenzio:  che anche nella regione del pensiero esiste una zona di limbo, lì si trovava a suo agio.


Lì affilava i suoi artigli. Lì svuotava il cuore dalle emozioni. Lì incontrava il non-Io…


Lì si abbandonava al role-playing cercando la sua identità che gli era sfuggita durante una delle sue tante scorribande. L’unica volta in cui la preda, fingendosi morta in nome della coerenza, gli si era rivoltata strappandogli la lingua.


Si, perché ormai era diventato muto e nessun dottore, sebbene luminare, era riuscito a ricucirgliela.


Povero essere! Arroccato sulle sue idee che non poteva più avvalorare.


 Mentre le sue convinzioni  fluttuavano  senza più un suono, dibattendosi dentro se stesso in una vita non vita moriva il… Libero Pensiero.

Sunday, June 01, 2008

Punto di rottura










Creative Commons License
Some rights reserved. This work is licensed under a
Creative Commons Attribution-Noncommercial-No Derivative Works 3.0 License.






  Inciampai in un punto
sui sentieri del karma
 infrangendo i miei sogni.
Non ne individuo il senso:
  con la ragione comprendo .

Wednesday, May 28, 2008

Ho un sogno






Tu ne quaesieris, scire nefas
dove vivono i miei sogni.

Forse
tra le pieghe di velluto
del nero mantello della notte.

Forse
negli abissi sconfinati
tra rocce di coralli rossi ,

Forse
sulle innevate e maestose cime,
dove nidificano le aquile,

Forse
dentro un sacro tabernacolo
di un altare sconsacrato.

Forse
nello stagno delle rane,
tra le ninfee ed i pesci rossi:

Forse...

Son certa:
quello non vedrà mai la luce.


[Anche i sogni servono a dare un senso alla vita...].

Sunday, May 25, 2008

Il senso della vita




  •  



Immagine "Deviantart"


Sono sempre stata una bambina un po’ “strana”. Non è che non amassi la compagnia degli altri, che anzi erano sempre a casa mia, ma c’erano dei momenti in cui amavo starmene da sola. Ricordo che avevamo una grandissima finestra, con un ampio davanzale dove mi sedevo per ore a contemplare le nuvole che non erano mai le stesse. A volte soffici, impalpabili, come leggere pennellate di un bianco diafano, se ne stavano immobili sopra quel mio pezzo di cielo. Tal altra invece erano in tutte le sfumature del grigio, pesanti, saturi di acqua che riversavano giù come cascate. Come se il cielo aprisse le sue cataratte e desse sfogo a tutto il suo dolore. Altre volte erano piccoli cirri sui toni soffusi dell’azzurro che si rincorrevano sospinti dal vento. Allora provavo a dar loro una fisionomia prima che venissero stravolti. A volte il cielo era così terso che nemmeno strizzando gli occhi riuscivo a intravedere un batuffolo di bianco. Neppure una spolverata di cipria. E allora mi chiedevo dove erano finite. Dove si erano cacciate lasciando il cielo nudo. Quante volte mi sarebbe piaciuto sedermici sopra e farmi trasportare per capire dove se ne andavano. Per me era  un grande mistero la loro presenza e la loro assenza…


Quando non ero col naso all’insù mi ritrovavo acquattata ad osservare le formiche. Ne puntavo una a caso e la seguivo con le piccole dita, lungo il suo tragitto. Era sempre la stessa identica scena… Giorno per giorno. La loro camminata in fila indiana, una in un senso e l’altra in senso contrario. Immancabilmente quando si incrociavano sembrava che si scambiassero fra loro dei messaggi.


A volte ne vedevo qualcuna trascinarsi un briciolo di cibo grande tre volte lei… le compagne le passavano vicine si soffermavano come al solito e poi proseguivano lasciandola da sola ad arrancare con quel briciolo che immaginavo per lei doveva essere grande come un massiccio montuoso. Mi indispettiva che nessuno di loro si preoccupasse di fermarsi a darle una mano. Ma la cosa che mi meravigliava di più era che a volte, dopo aver individuato la loro tana, io la facevo franare e aspettavo di vedere cosa succedeva. Pensavo: Ecco, adesso dovranno traslocare e costruirsi una casa altrove. Invece no, all’improvviso, passato il primo scompiglio eccole in venti, trenta prodigarsi per riaprire la strada. Allora indispettita mi alzavo ed andavo in cerca degli amici. Mentre in cuor mio meditavo sulla loro stupidità e sull’inutilità della loro vita.


Certe abitudini son dure a morire ed ancor oggi, tutte le mattine, appena alzata dal letto osservo il cielo. Ora so a che servono le nuvole e dal loro aspetto so se la giornata che mi accingo a vivere sarà serena o porterà qualche temporale. Ho trovato il senso della loro esistenza.


Ancor oggi osservo le colonie di formiche arrabbattarsi avanti ed indietro con le loro provviste. Comprendo il senso del loro lavoro incessante e ancor oggi concludo che in fondo sono sempre stupidi insetti che si ammazzano di fatica e solo per… mangiare.


Osservando le nuvole, forse, ho imparato ad osservare il volto degli uomini per cercare di capire dal loro sguardo se sono contenti o arrabbiati, tristi o felici. Quante sfumature passano in pochi istanti negli sguardi delle persone! La maggior parte di noi si comporta come le formiche. Lavorano… lavorano e ad altro non pensano se non a rimpinguire i loro granai. Te ne accorgi subito dai loro sguardi: non hanno capito il senso della vita. Ammesso che si siano mai posti il problema del perché loro esistono e non si siano risposti che lo scopo della loro esistenza è il lavoro.


Altri sono come le nuvole corrono inseguendo un sogno, pieni di aspettative e di speranze. Il più delle volte non si sa dove vanno a finire e se quello che cercavano l’hanno raggiunto…


Lo so,  adesso voi siete curiosi di sapere se io sono nuvola o formica. Quante volte lungo il corso della mia vita mi sono fatta la stessa domanda! Non sono mai riuscita a rispondermi, forse perché sono un po’ di questa e un po’ di quella.


Solo una cosa è certa: sollevando lo sguardo in un campo di papaveri rimango affascinata dalla loro semplice bellezza. Quelle macchie di rosso che si staccano con prepotenza dall’azzurro del cielo reclamano fieri il diritto alla loro esistenza catturando il  mio sguardo. Ed allora comprendo. Comprendo che il senso della vita è nella mia stessa esistenza.  Comprendo che questa  mia vita non è  eterna ma breve, come quella del papavero...





 

Saturday, May 17, 2008

Blu jeans

Ho preso spunto da una foto vista sul web per realizzare questo acrilico su tela...

 

Sunday, May 11, 2008

Stupore...

Io sono davvero confusa. Sono entrata sul sito de "l'Altra Musa" e ho avuto la piacevole sorpresa di trovare questo:

La poesia della settimana


timbro_piccolo.gif
Di pregevole effetto e disinvolta originalità sono le note predominanti della poetica di Korus. Questa settimana la scelta si è concentrata su una poesia, che mi ha particolarmente colpita: "Sulla strada di Emmaus".
L'autrice, con note metaforicamente essenziali e immediate, ci conduce nel mondo interiore della sua anima: "la strada di Emmaus", cioè il cammino di ogni uomo verso una fede più profonda e autentica, che l'autrice ripercorre in questi versi, dall'inizio alla fine.
Si affida ad essi con grande afflato lirico e significativo, soprattutto quando ci confida che: "Larve di pensieri / ingombrano la testa di / un viandante sognatore". Enigmi che sgorgano da un cuore pieno di sogni e che non lasciano spazio ai pensieri, i quali invadono la mente anche se, andando verso una nuova strada, non si conosce mai il vero senso della vita.
Un tema che la ispira profondamente, fino al punto di condurre in piena consapevolezza la sua stessa identità verso "strade polverose / con l'intima speranza / di tramutarli in oro", fino al raggiungimento di una delicatezza estrema di sentimenti, particolarmente coinvolgenti.
Nascono, quindi, un bisogno sublime e un intimo sentimento di speranza di condurre quei pensieri che soffocano "l'io" verso un luminoso e armonioso riscatto.
Versi carichi di forte tensione emozionale e spontanei fanno di questa lirica una straordinaria miniatura di sensazioni, impreziositi dalle suggestive evocazioni delle immagini.


Recensione di Rita Minniti


Ho voluto subito fermare questo evento adesso vado a "somatizzarlo"... magari scriverò dopo. Intanto posso solo ringraziare i redattori del sito per la loro ulteriore attenzione alla mia modesta opera...


Grazie di cuore a:


Rita Minniti


(che ha curato la recensione)


Guido Passini


Cristina


Giuseppe

Auguri a tutte le mamme

Thursday, May 08, 2008

Nelle grinfie della mucoviscidosi

Cercavo la vita


ma nel venire al mondo,


 per la pazzia di un gene,


sono precipitato


nella viscida tela


di un infingardo ragno


che, lieto della preda,


continua a tenermi


sotto scacco. Non lo


smuovono a pietà


i rantoli miei


le parole mie affannose.


Ogni giorno ingaggiamo


la stessa lotta : io che


 reclamo la mia ora d’aria,


lui che sbava la sua


mucoviscidosi:


incatenandomi...



Non mi dò per  vinto


e in questa muta sfida


si consuma la mia vita.


[La fibrosi cistica è una delle tante malattie genetiche di cui la scienza non possiede ancora la chiave di accesso... purtroppo... a Guido con la mia solidarietà...]

Friday, May 02, 2008

Sul finire del giorno


Pelle cadente su


rami rinsecchiti.


Ventre flaccido su


 Inaridito utero.


Bocca sdentata.


Canuto il capo.


Lo sguardo spento,


la schiena piegata


dal giogo della vita.




Pensiero guizzante:




sul finire del giorno


e ciò che rimane per


affrontare la Morte


prima che il senno


vada scomparendo.





My fears

Wednesday, April 23, 2008

I colori del tramonto



Ti alzi…

Corri…

Ti siedi…


Ti affanni e ti arrabatti

Imprechi e preghi

Piangi e ridi

Or preda di struggenti emozioni

Or vittima dell’inedia

Ami ed odi…

 Dal vortice risucchiata

vivi la tua giornata


Il sole si alza, raggiunge

lo zenith e tu indossi spessi

e scure lenti  per non

rimanerne abbagliata.


E’ un continuo stringer d’occhi,

  e si diventa ciechi

e non ti avvedi che la vita

ti sta scorrendo accanto

fino al sopraggiunger

della fatidica ora:

quella che precede la sera.


Solo allora fermi il tuo

andare e sosti

a scrutare il cielo.


Quanti colori sfumano

in pochi istanti mentre l’astro

lucente va scomparendo!

Sono i caldi colori autunnali,

quelli soffusi che vanno

dal giallo all’arancio.


Non c’è il rosso,

o meglio, non lo distingui.

Non appartiene al tramonto

quel colore vitale e forte

colmo di passione.


Ancor stai ferma:

incredula,

immobile,

inebetita,

mentre

osservi

l’avanzare 

della

Nera

Notte.

Sunday, April 13, 2008

Eros, Agape, Philos i tre volti dell?Amore


[Ri… passo]


 


I greci, popolo di saggi e di filosofi, distinguevano tre volti o aspetti dell’amore: Eros, Agape e Philia.


Eros figlio di Povertà e Acquisto, secondo la concezione platonica, è l’amore carnale in cui esso occultamente manifesta il desiderio egotico del mutuo scambio, di un dare ed avere. Nasce dalla fame e diventa potere di acquisto di qualcosa che ne plachi la bramosia dei sensi.


Philia è l’amore sentimentale, quello che si stabilisce in un rapporto di complice amicizia, di affiatamento e di comunità di intenti.


Agape è l’Amore spirituale o universale che eleva l’uomo e gli fa comprendere che non è lui a possedere Dio ma Dio che lo possiede.


Ecco quindi il gran parlare dell’amore e le sue diverse manifestazioni.


L’amore che ci sublima e ci fa volare alto quando diventa amore universale, quindi disinteressato: Che nulla chiede in cambio perché, come dice Gibran nel Profeta: L’amore basta all’amore.


Il medesimo amore che ci fa sprofondare nello sconforto più nero, nel baratro di noi stessi quando invece esso si ferma all’Eros che egoisticamente tutto chiede e tutto pretende. E tanto più pretende tanto più ci annienta nel momento in cui questo finisce e ci si ritrova da soli.


Bello, soave e dolce invece è Philia che ci sa confortare, cullare, accarezzare, proteggere, quando, prima di pensare a noi stessi ed alla nostra felicità, anteponiamo questa a quella dell’altro.

Saturday, April 12, 2008

Altramusa plaquette di marzo

http://www.altramusa.com/poesie/plaquette03.swf

Tra le pagine




Su bianche pagine
silente s'adagia
una piccola foglia
stanca d'andare.

Abbandono la penna,
ultima resa alla sottile
inedia che ora m'assale,
osservandola muta.

Sulla sua superficie
ripercorro i sentieri
dei miei giorni vissuti
e di quelli che vivrò.

Saturday, April 05, 2008

Sulla strada per Emmaus




Larve di pensieri
ingombrano la testa di
 un viandante sognatore.

Fardello sulle spalle
procede sul sentiero
sconosciuto della vita.

Raccatta cocci sparsi
su strade polverose
con l'intima speranza
di tramutarli in oro.

Thursday, April 03, 2008

Antologia de

ANTOLOGIA DE “LA MENTE E IL CUORE”

 




AA.VV.

 

EDIZIONI WWW.LULU.COM

 

PAGG. 290

 

€ 16,00

 

 

E' IN STAMPA





 

*******

 

ENTRO IL 20 APRILE SARA' DISPONIBILE ON LINE



 

si può acquistare



oppure
tramite la redazione de “La Mente e il Cuore” inviando richiesta del numero di copie che si desidera acquistare  a:

 



 

*******

 

Il blog e la redazione de “La Mente e il Cuore” sempre sensibili nei confronti dei bambini ai quali è stata negata l'infanzia, ha deciso di devolvere i compensi delle vendite del libro a favore

dell'Associazione Prometeo Onlus
di Massimiliano Frassi

 

  


 

 





 Il nostro è un piccolo gesto d'amore,
un abbraccio affettuoso per tutti i bambini del mondo.
 
Desideriamo ringraziare di cuore tutti gli autori
che hanno voluto partecipare all'iniziativa con le proprie opere,
con l'augurio che la nostra Prima Antologia abbia successo
e rappresenti un trampolino di lancio per tutti.

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Saturday, March 22, 2008

Buona Pasqua a tutti

Auguro una serena pasqua a tutti i naviganti di questo mare con un piccolo dono. Se cliccate sul bigliettino potrete scaricarvi e stampare un vero bigliettino firmato da me. Un modo personale per fare gli auguri a Voi ed ai vostri cari.

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Tuesday, March 18, 2008

Quando il silenzio fa parlare

Così in un fiat sei sparito
Lasciandomi inebetita.

Sfioro con le dita i tasti
di un piano mentre la melodia
vibra dentro il mio cuore.

Volo, su nubi perlacee, verso grigi
orizzonti impalpabili e vacui.
Unico segno tangibile:
il tuo silenzio… Inspiegabile.

Fermo la mano che tenta
di afferrarti in quel vuoto
che tu hai lasciato. Ho deciso:

"Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò."*

Firmo la promessa col sangue
 che, silente, sgorga dai miei occhi.

[*I versi in corsivo e tra virgolette sono di R. Tagore]

Sunday, March 16, 2008

Ansia









Ancora una notte


ad aggirarmi nella quiete


di questa casa addormentata.


Vittima di quel male oscuro


che chiamano Ansia.




Ansia che ti coglie all’improvviso


e  che ti impedisce di poggiare


la testa sul cuscino perchè


lei ti spranga la porta del sonno.


Narici secche, gola arida




non riesci nemmeno a deglutire.


Ti senti soffocare mentre, girovaga,


smarrisci il senso dell’orientamento.


Si annebbia la ragione e  piangi come


un neonato in fasce. Una domanda,


solo un urlo: Perché?


Mentre le ore passano infruttuose.


[dedicata a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno incontrato questa "malattia" per ricordare loro che non sono sole e che si stimano in circa il 5% le persone, nel mondo, che hanno problemi del genere...]

Tuesday, March 04, 2008

Musica è ?



[my graphic]

Musica è:
corpo abbandonato
ad accogliere silenzio
coniugato al suono
che erompe dallo stereo
impregnando le pareti.

Mi circonda…
Mi abbraccia…
Mi accarezza:
Or suadente e morbido,
or vibrante e puro.


A tratti irrompe, fastidioso,
tintinnare di piatti, lì in cucina.
L’irrealtà del sogno che si
incontra/scontra con la realtà
presente e si confonde e si
amalgama, mentre il pensier mio,
volteggiando, si allontana su
una scala in si bemolle…

Sunday, March 02, 2008

SILENZI



Come fredde lame
trafiggono il cuore.
Sono scaglie di ghiaccio
su sabbia infuocata.

Sono cirri, d'estate,
presagi di temporale.
Musica senza orchestra
per una voce stonata.

Barriera di vuoto
non infranta dal suono.
Riverbero d’onda
nel ritrarsi del mare.

A piedi scalzi in terra
straniera mi aggiro
in cerca di un senso
che giustifichi la mia
insulsa esistenza.

Di una voce che spezzi
questi freddi silenzi.

Sunday, February 17, 2008

Io sono Colui che è




Io sono il palpito incontrollato


Il primo vagito del neonato


Il pianto dell’amato abbandonato


L’urlo disumano delle doglie


  


Il battito ritmico del cuore


  


Il pulsare del sangue nelle vene


Ed il grondar rugiada dalle foglie


L’urlo smodato della passione


Ed il sapore dell’Eros consumato


 


L’ inoppugnabile sentenza della Morte


  


Io sono le mani che implorano


e che concedono clemenza e,


congiunte, si chiudono in preghiera


per invocare un nome.


 


Io sono l’Amore.


 

Thursday, February 14, 2008

Buon San Valentino

e così...eccoci giunti al gran giorno degli innamorati.


Frasi e regali si sprecano e ci sommergono. Sembrano banali a volte, trite e ritrite, eppure, pur essendo sempre le stesse che gira e rigira tutti siamo innamorati o lo siamo stati, almeno una volta nella vita, queste frasi hanno sempre il sapore del nuovo. Perchè sempre nuovo è il sentimento che proviamo. E non ha senso dire guarda che io ci sono passata prima di te.


Ognuno di noi quando ama si sente unica/o. Come se quel sentimento vecchio più del mondo fosse diverso in ciascuno di noi, Salvo poi a rendersi conto che di diverso non ha proprio nulla a parte il nome ed il volto dell'amato/a.



 


Auguri di cuore a tutti coloro che amano...

Sunday, February 03, 2008

La fede in se stessi


Ci aveva creduto,


sperato, fino alla fine,


sopraggiunta


lasciandogli solo


l’amaro in bocca ed


una cupa sconfitta.


Imprecò contro il suo


Pensiero. Non gli


parve vero potesse


ancor starsene lì


a farsi beffe del suo


stupido candore.


Friday, January 25, 2008

Si alzi il sipario


Venghino lor signori,
si faccino avanti,
alziamo il sipario,
che la platea è piena
e ci mancano gli attori.
Chi si fa avanti?
Abbiamo la parte del
capo di governo e
quella dei suoi lecchini
che devono ora essere
assegnati. Mi chiedete il

titolo?. Bellissimo:"Le

gouvernement est tombé".
Allora chi si offre volontario?
Garantiamo lauti guadagni
e poi una bella indennità
governativa. Una buona
rendita che vi assicurerà
una lussuosa vecchiaia
e  da mangiare a sbafo
ed a volontà. Iniziate ad
aprire le tasche e, se ce la
fate, portatevi dietro la famiglia
che da mangiare c'è in
abbondanza alla faccia
del popolo cretino
che abbasserà la testa
al prossimo governante.
Tanto, ormai dovremmo
aver capito che, chi si
accinge a governare,
penserà solo al suo profitto.
Ma non c'è nessuno fra
di voi che si presta come
volontario e senza chiedere
ricompensa alcuna?
Solo a lui sarà assegnata
la palma d'oro della Storia.

Thursday, January 24, 2008

Quel vuoto che sento


[my graphic]



Con ritmo ossessivo-compulsivo.


io apro e chiudo usci col solo


desiderio di colmare spazi


ampi,


vuoti di


assenza.


Solo un vento gelido invade


la stanza e in eccitante danza


s’annoda, s’avvinghia, ed io muoio


dentro


ancora


un poco.


 

Monday, January 21, 2008

In cerca degli alisei

Solo silenzio


al calare della sera


mentre navigo


in un mare piatto,


specchio di illusorie immagini.



Seguo la mia rotta.



Lo sguardo all'orizzonte


fisso le colonne d’Ercole


dove, alfine, giungerò


e, spiegando le ali,


le attraverserò.



In cerca degli Alisei.

Thursday, January 17, 2008

Noi belli e maledetti



 


Taciamo


per non offendere


Insonorizziamo il cuore


spaventati noi stessi di


ciò che potremmo udire



Sopportiamo 


convinti che la miglior


parola è il silenzio.


Imbavagliamo


l’anima



Iberniamo


il pensiero



Ingoiamo


sogni e desideri


facendone indigestione


e  questo solo


per non ferire.

Tuesday, January 15, 2008

Senza radici

 




 



Non come la canna


Su cui il vento soffia invano


Eppure sempre lì rimane


Né come l’edera che dove


s’ attacca muore


Io vivo randagia


e non metto radici


Mio è il mondo


Eppure nulla possiedo.


Spoglia di tutto


Nulla chiedo.


 

Sunday, January 13, 2008

Pubblicazione


E' con gioia ed emozione che oggi ho visto pubblicato un altro mio racconto sulla rivista letteraria di Alessandro Troisi. Rivista che potrete scaricare liberamente al link:


http://www.alessandrotroisi.it/

Tempo di rifiuti



 


Ricuso gli encomi
Sfuggo le adulazioni
Imbratto di emozioni
le tele del mio cuore




Mi irrido di stupidi
concetti e della banalità
ne faccio fagotto per
impinguire la pattumiera
dove giace, inerte, lo scarto
di miei vacui pensieri.


Non rimestate all’interno.
Lasciate sedimentare
il contenuto.
Potreste incorrere nel
rischio di trovarci, dentro,
a decantare,anche


il mio cuore.