Wednesday, December 31, 2008
Sull'uso del leggere
Nessuna verità è posseduta da chi non è aduso alla lettura.
Sunday, December 28, 2008
Wednesday, December 24, 2008
24 Dicembre 2008: domani è Natale.
in un mondo in cui
anche il respiro
può essere assordante.
E tace, ascoltando,
in mistico silenzio,
il sussurrar del cuore.
E' un rantolo,
un singulto,
un anelito ansante
che si oppone alla morte.
E la vita ha il sopravvento.
In un ultimo rigurgito
di maledetto orgoglio
torna a far sentire il suono.
Fluttuano nel limbo le parole,
[lì in quella parte del cervello
dove essi risiedono:
l'area di Broca
la definiscono i dottori.
Prateria sconfinata
in cui le lettere si ricompongono
e danno un senso ed un nome alle emozioni.]
E riemerge e torna a vibrare
in gola per articolare
un'accorata invocazione:
Che sia pace nel mondo!
Pace vera.
In questa vita fatta di miseria
possa, davvero, la Luce
rischiarar le Tenebre.
Possa l'Amore
riscaldare il cuore.
Possa la fede
rafforzare l'anima.
Possa io chiamare tutti fratelli
senza ipocrisia e senza vergogna.
[//Grazie Paolo. A volte basta davvero poco... molto poco... per far tornare alla vita chi della vita ha perso la gioia.]
Sunday, December 14, 2008
Wednesday, November 26, 2008
Poesia e Grafica pubblicate su CAA-zine
Click sull'immagine per vedere l'opera e per scaricarla in formato .pdf
E' un vero onore per me partecipare ad un'opera così squisitamente artistica. Ringrazio di cuore gli autori che hanno avuto l'idea di invitarmi a partecipare a qualcosa che trovo semplicemente fantastica anche se mi sento piccola piccola vicino a questi artisti.
Artworks
In questo numero, varie opere presentate dai seguenti artisti:
In this issue, various artworks presented by the following artists:
- ITALY:
- Luigi Melita (kobjing)
- Emanuele Bartolesi (kasuken)
- Carla Petetrich (Carla146)
- PetitJeReve
- Daniele Spicci (televisionkill)
- tgphotographer
- Nihal82
- Angela Santoro (AaquilaS)
- Davide Dozza (tondorotondo)
- Michela Scagnetti
- Matteo Introzzi (intromat)
- Stefano Fraone (willylorbo)
- Federico Festival (cicciobuontempone)
- Nemesis Nemo
- Vincenzo Corrado
- USA:
- Valentina Crespo
- Jennifer Lewis (miorats)
- MEXICO:
- actias
- Daniel Velasco Farrera (monito)
- PHILIPPINES:
- Ray Piedra (pissdrunx)
- Cierse Ruwal (christopherang)
- PORTUGAL:
- Toinjoints
- NETHERLAND:
- Shannon Gemma (sokpoppet)
- IRELAND:
- elbooga
- RUSSIA:
- Natasha Nosova (moonytash)
- NEW ZEALAND:
- Frances J. Melhop (matchstickgirl)
- INDONESIA:
- Sunnyou
- POLAND:
- Piotr Zygmunt (peterzigga)
- CANADA:
- Jenny Hawkyard (jezhawk)
- ARGENTINA:
- Sole Otero (Pocket-Zoo)
Presentazione del libro fatta da spasquini:
Ora mi domando, quanta importanza danno altri artisti al sogno? Questo numero ce lo prova: tantissima. Le illustrazioni ricevute, le foto, le opere compiute e gli schizzi accennati, lo scarabocchio e la poesia. Tutto bellissimo, soave, liberatorio.
Bello, mi piace. Si può sognare.
Dreams are sequence images, sounds and feelings experienced while sleeping, particularly strongly associated with rapid eye movement sleep (REM).
Now I guess, how much important is the dream for all other artists? This issue proves it: a lot. All illustrations received, the pictures, the finished artworks as well as the sketches, the poems. Everything gorgeous, lightfull, free.
Beatiful, I lile it. We can dream.
Monday, November 03, 2008
Quel raggio argentato
trascina con sé tutto quel che trova,
lasciandosi dietro vaghe tracce
ricoperte di tenue rosacea caligine.
Ispidi aculei, lancinante dolore,
marciscenti ferite si dissolvono
in ricordi falsati dall'onda
di vagheggiate emozioni.
Affiorano tra le pieghe del
canuto pensiero, assolvendosi,
con arrogante presunzione e
senza aspettare il confessore,
gli ingenui, giovanili, errori .
Ogni cosa perde forza e vigore
rincorrendo le incalzanti lancette
che marcano a fuoco le ore.
Tutto appare e svanisce nell'arco
di un incantato attimo.
Ma cos' è quel piccolo raggio
argentato che fa capolino
tra le rughe del mio cuore?
Invadente pensiero
Dolce languore...
Monday, October 20, 2008
I sogni
Rincorrevo i sogni
incurante di ciò che
mi accadeva attorno.
Cattedrali, di nobile opale,
costruiti da franchi muratori
innalzavano al cielo le loro
arcate invetriate catturandomi,
fochi fatui, con l'abbagliante
splendore del loro freddo colore.
Sguardo diritto e fiero non
percepivo l'irto sentiero su cui
conducevo gli scalzi, spediti, passi.
Ora, destandomi dal sonno,
mi avvedo delle mie ferite
sanguinanti, sento il dolore
di quel fanciullesco baratro
che nessuno ha colmato.
La Vita esige per sé
l'annichilimento di te.
Tuesday, October 14, 2008
Inutile Indugio
Rinviare è solo strascicar
stanco di passi nel deserto della vita,
con l'arsura a prosciugarti la gola.
Scarne ossa seppellite nella sabbia
in cui affogano parole e pensieri.
Briciole di carta che volano
mesti al calare della sera.
Tracce vaghe di un passato
sfilato come una sottoveste
di seta ormai consunta.
Perché attardarsi?
Perché indugiare ancora?
Ascolta la voce del vento,
sgancia l'ancora, issa le vele,
riprendi la via del mare.
Navigatore solitario
è giunta l'ora di andare.
Monday, October 06, 2008
En to pan... part 2
Oh come bramo raggiungere il Mare!
Far parte di quella forza
impetuosa,
travolgente.
Infrangermi contro gli scogli,
evaporare
ridiscendere
per poi tornare in esso
dispensatore:
di tesori,
di nutrimento,
di vita,
di morte!
En to pan...
Sunday, October 05, 2008
En to pan... part 1
Piccola goccia d' Acqua:
questoè ciò che sono.
Mutevole e impetuosa
Timido gorgoglio,
onda burrascosa.
Ora calda che tosto evapora
ora ghiaccio che si scioglie
nell'abbraccio del fuoco.
Fresca sorgente,
putrida fanghiglia:
Goccia sempre uguale
eppur sempre diversa...
Una piccola goccia
fiera del suo essere
piccola, cristallina:
non ne sentite la di lei voce?
Clip...clip...clip...
Zampilla così dalla sorgente;
Clip... clip... clip
Fuoriesce dal bicchiere colmo;
clip... clip... clip
Scende sulla fronte madida.
Si intravvede fra le ciglia;
Inumidisce le labbra;
Si deposita lì sulle foglie
e sui petali dei fiori, alle prime
luci dell`alba, splende rugiada...
Thursday, September 25, 2008
Mamma-bambina
Sorridevi, nuda, biricchina ,
Carezzando i miei capelli
stamattina. Sono biondi, tinti.
Ma tu non te ne avvedi.
Con la tua solita dolcezza
sistemi le ciocche mie arruffate.
Balzo giù dal letto ed afferro la vestaglia.
Gesto impulsivo il mio, mentre, pudore e rispetto
deviano lo sguardo sui tuoi occhi
spenti e lontani. “Da brava - ti esorto -
andiamo a rivestirci o ti prenderai un malanno”.
Ti arrendi docile sussurrandomi: Si, mamma!
Annodo in gola un singulto doloroso
e con la mano libera carezzo i tuoi riccioli:
Soffici... Radi... Bianchi.
Sorrido mestamente a te
mia mamma-bambina
cercando nei tuoi occhi un guizzo
che ti restituisca a me
con la tua giovanile vigoria.
Sunday, July 27, 2008
Vuoi
Vuoi che ti racconti senza veli:
della rabbia, dell'amarezza
o dell'inconsolabile tristezza
che la fanno da padroni in me?
Vuoi che ti narri
del come e del perché?
Vuoi che ti sveli i desideri,
le inconfessate frustrazioni
Le ali tarpate, i sogni infranti,
Le carezze invano desiderate,
le parole affettuose negate,
I voli pindarici, i bagni di fango,
Le umiliazioni subite
e le lacrime bevute?
Vuoi che ti parli delle ferite
non cicatrizzate, degli amori
non corrisposti e di quelli finiti?
Vuoi che ti dica del dolore
che nessuno riesce a lenire?
Strappami l'anima.
Lacerami le carni.
Cavami gli occhi.
E per ultimo, estirpa la mia lingua
se oserà proferire una sillaba.
Non confesserò nemmeno a te,
Poesia, il dolore che provo
nel vivere in questo Mondo.
Vuoi che ti racconti senza veli:
della rabbia, dell'amarezza
o dell'inconsolabile tristezza
che la fanno da padroni in me?
Vuoi che ti narri
del come e del perché?
Vuoi che ti sveli i desideri,
le inconfessate frustrazioni
Le ali tarpate, i sogni infranti,
Le carezze invano desiderate,
le parole affettuose negate,
I voli pindarici, i bagni di fango,
Le umiliazioni subite
e le lacrime bevute?
Vuoi che ti parli delle ferite
non cicatrizzate, degli amori
non corrisposti e di quelli finiti?
Vuoi che ti dica del dolore
che nessuno riesce a lenire?
Strappami l'anima.
Lacerami le carni.
Cavami gli occhi.
E per ultimo, estirpa la mia lingua
se oserà proferire una sillaba.
Non confesserò nemmeno a te,
Poesia, il dolore che provo
nel vivere in questo Mondo.
Thursday, July 17, 2008
Dopo una lunga notte
e, sostando sul mio balcone, offro
il volto al sole che benevolo
riscalda quest' aria mattutina.
Ascolto il suono delle cicale
che in quel piccolo campo cantano
instancabili tra'l fitto fogliame
del rigoglioso ciliegio e del pesco.
Sorrido conciliante al fragore
cittadino che giunge fievole,
qui, sul mio balcone, mentre volgo
lo sguardo al Vesuvio lontano.
M'imbevo d'aria. Di luce. Di sole.
Ritornando a volare col vento
All'amico Grisby
Come ho già specificato su "La mente e il cuore" il fle è un po' pesante ma credo che ne valga la pena...
Wednesday, July 16, 2008
Passi d'amore
Passi d'amore by ~AaquilaS on deviantART
[Cliccando sull'immagine sarete indirizzati su Deviantart e sempre cliccando potrete vederla nelle dimensioni reali]
Tuesday, July 15, 2008
Ci sono silenzi...
Ci sono silenzi come macigni.
Comprimono il cuore togliendogli
forza per palpitare.
Ci sono silenzi che, come spade,
laceran la pelle riducendola
un puzzle a brandelli.
Ci sono silenzi che, come dardi
infuocati, ti marchiano l’anima.
Ti ghiacciano la mente.
Loro m’ annientano
Ogni giorno un po’ di più…
Friday, July 11, 2008
Wednesday, July 09, 2008
Se fossi poeta
Poi, con l’ultima goccia d’ inchiostro,
suggellerei le tue labbra con un bacio
Friday, July 04, 2008
Desolazione
Chi sono io che mi aggiro
Tra le rovine di queste colonne
Qui nella valle dei templi
In cui l’uomo ha costruito
il suo tabernacolo vivente?
Chi sono io che esule vago
In questi campi sterili
Abbandonati all’incuria
Del tempo, tra le macerie
Di sogni, speranze, illusioni?
Non sono nessuno, né valore
alcuno ho, per cui conduco
I miei passi lievi, inosservata.
Scruto, pondero, rifletto,
s’intristisce il cuore: Desolazione!
Solo brullo e arido paesaggio
ciò che mi circonda in questa
solitudine che mi sono scelta
mentre, novella Cassandra,
profetizzo per me stessa una fine
ignota e sconosciuta.
Nessuno di me dirà un giorno:
qui visse!
Tuesday, June 24, 2008
Saturday, June 21, 2008
Il vaso di pandora
[Ingobbio nero graffiato su colombino eseguito a mano]
- Collezione privata -
A Pandora donò Giove un vaso:
Non aprirlo mai, pena l’ esistenza!
Le disse mettendola in guardia.
Ma, ahimé, curiosità la vinse.
Ora i mali insozzano Gaia
mentre Elpis, imprigionata geme
perché all’uomo negato gli è
il suo lenitivo conforto.
Dicono che abbia riaperto
il vaso Pandora, ma allora, Speme:
Perché mi hai abbandonato?
Thursday, June 19, 2008
Lilith
[Immagine reperita in rete]
Ho stracciato le tende:
ho cucito un sacco
rinchiudendo fantasmi.
Lo depongo sul cuscino
accanto a me stasera.
Dopo, spenta la luce,
spalanco la finestra
e sorrido a Lilith.
Inondata della sua
luce mi addormento.
Sunday, June 15, 2008
In my time...
l' immagine allegata è una mia personale elaborazione. Cliccando su potrete vederla nelle sue reali dimensioni e potete prelevarla, in cambio chiedo solo di non cancellare il mio logo e di inserire il link del mio blog... Grazie!
Saturday, June 14, 2008
Introspezione
Un'ora...a volte non ci si fa caso... presi dal vortice lavorativo non ci avvediamo di quanto rapidamente passi il tempo.
La mente, assorbita dall'attimo presente, fatica ad avvedersi dello scorrere delle lancette.
Poi vi sono dei momenti in cui i minuti diventano...lenti...
Troppo lenti...
Gli stessi pensieri sembrano andare al rallentatore...flash back...lampi...attraversano la mente...
Scacci pensieri ed immagini...fai un bel repulisti...sgomberi la mente...e patatrac...
Quelli che hai cacciato dalla porta d'ingresso ti entrano da quella di servizio approfittando di una tua momentanea distrazione...
A quel punto che fai? Accetti gli intrusi, fai buon viso a cattivo gioco...Hanno loro per il momento le carte in mano.
Li fai accomodare.
Ti siedi...
Accavalli le gambe...
Incroci le mani all'altezza dell'ombelico iniziando a far girare i pollici...
Distendi la schiena..
Un sorriso stampato in viso e li osservi scalmanarsi...infervorarsi...incendiarsi...
Sorridi con aria di sufficienza...mentre le labbra tirate, all'angolo sinistro della bocca, evidenziano il sottile sarcasmo che quello spettacolo ti suscita.
Fessurizzi lo sguardo...punti le tue iridi al centro di quel salotto e, con assoluta calma, sollevi le mani ed imponi il silenzio...
Adesso parlo io!
Io...che sono in fondo l'autrice...la creatrice della vostra esistenza...
Senza di me voi non sareste nulla. Non esistereste nemmeno!
Io vi alimento con i miei sogni...con le mie fantasie...con le mie emozioni belle e brutte...
Sono io che vi ho generato con le mie azioni...nel Bene e nel Male...
Or cosa venite a reclamare? Voi figli di questa mia esistenza...voi creature resi fantasmi dallo scorrere del tempo...Vi presentate qui ed iniziate con i vostri se...ed i vostri perché. Ma non ci sono se né perché nel vostro chiedere angosciante a cui io possa o voglia rispondere...
Vivo il presente...E commetterei bestemmia se dicessi che non mi va bene niente... ho quello che mi serve per soddisfare i miei bisogni fisici.
Eppure non riesco a spiegarmi questa inquietudine...questa tensione continua...questo mio protendere alla ricerca di quel qualcosa ... quello che nello Shodoka viene definito con... la frase: "In Shin den Shin"...
Ora lo so...è per questo che voi smaniate...fremete...e vi ripresentate...
Volete da me una data...pretendete che vi dica il giorno...Reclamate un'ora ben precisa...Un luogo...un evento ...
Come vorrei poterveli dare!
Ma non la conosco nemmeno io...
Orsù...vi prego...accomodatevi fuori...Devo tornare a lavorare...
Un vecchio post ripescato dal mio blog di window.live.com (datato 12 Aprile ma non c'è scritto l'anno) , grazie ad un visitatore che è passato da questa pagina attraverso google...
Friday, June 13, 2008
Amici d'infanzia
[my graphic]
Su un'ampia distesa salina
la tela della mia vita
attende che ne riprenda
in mano la trama.
Strappi rattoppati, bordi
sfilati, cuciture nascoste,
delle bruciature e un piccolo
punto a giorno a fermare
i miei passi, ormai stanchi.
E poi pieghe e sgualciture
che cerco di distendere.
Tra la trama e l'ordito, ritrovo
Voi, compagni miei d'infanzia.
Rivedo i nostri puerili giochi.
Ripercorro le nostre strade.
Risento le nostre voci gaie.
Quanta nostalgia mi invade
mesta in questa quiete serale!
Cari amici miei di ieri, piccole,
limpide, ombre del mio presente,
soave fragranza di spensierata
Thursday, June 12, 2008
Dedica animata
Grazie Pietro121
Monday, June 09, 2008
Un Mondo migliore
Voglia di vivere
sull' onda delle emozioni
Voglia di ribaltare
l'usuale e il deja-vu
Voglia di guardare il mondo
a testa in giù...
Desiderio di scoprire
che la legge gravitazionale
è solo un illusione ottica
e che la mela non cada
ma vola risucchiata
dentro il buco dell'ozono.
Che gli uccelli non volteggino in aria.
Che i pesci galleggino fuori dall'acqua.
Che le stelle siano il mio prato,
su cui poggio i miei piedi scalzi,
e non le uniche depositarie
di tutti i miei pensieri segreti.
Che la terra che mi nutre
tenga per se i suoi frutti
ormai incancreniti
e che la via Lattea
sia l'unico cibo che mi sfami.
Voglia di fare le capriole
in un Mondo diverso.
Voglia di vivere in un Mondo migliore.
Saturday, June 07, 2008
Memory of love
Memory of love by ~AaquilaS on deviantART - Creative Commons License Some rights reserved. This work is licensed under a Creative Commons Attribution-Noncommercial-No Derivative Works 3.0 License.
Friday, June 06, 2008
Premio al blog
Due premi che mi arrivano inattesi uno per questo blog l'altro per quello che ho su window.live.com
Adesso visto che non c'è due senza tre... mi aspetto trepidante il... terzo, sperando che arrivi.
Intanto il mio grazie di cuore all'amica Silvy per essersi ricordata di me.
La fautrice di questa idea è:
http://arteypico.blogspot.com/
Tuesday, June 03, 2008
Delirium
Si sedette sulle sue convinzioni. Su quella cima, ponendosi come tacito spettatore, l’assordante frastuono di voci giungeva al suo udito come avvolto in una fitta coltre di nebbia.
Sorrise beffardo, mentre un ghigno gli deformava il viso, non bello, non era certo un tipo avvenente, eppure aveva il potere di sedurre le sue vittime con la stessa tattica usata dal falco quando individua la sua preda. Ampi giri concentrici, sempre più stretti fino a rinserrarla. Usava la bocca nella stessa maniera in cui il falco usa le sue ali. E una volta che la preda era tra le sue grinfie le sue mani, dalle dita lunghe ed adunche, le strappavano il cuore.
Ancora una volta girò lo sguardo sull’ampia distesa del mare delle idee mentre il sole andava scomparendo dietro le montagne della diffidenza. Silenzio…
Solo silenzio: che anche nella regione del pensiero esiste una zona di limbo, lì si trovava a suo agio.
Lì affilava i suoi artigli. Lì svuotava il cuore dalle emozioni. Lì incontrava il non-Io…
Lì si abbandonava al role-playing cercando la sua identità che gli era sfuggita durante una delle sue tante scorribande. L’unica volta in cui la preda, fingendosi morta in nome della coerenza, gli si era rivoltata strappandogli la lingua.
Si, perché ormai era diventato muto e nessun dottore, sebbene luminare, era riuscito a ricucirgliela.
Povero essere! Arroccato sulle sue idee che non poteva più avvalorare.
Mentre le sue convinzioni fluttuavano senza più un suono, dibattendosi dentro se stesso in una vita non vita moriva il… Libero Pensiero.
Sunday, June 01, 2008
Punto di rottura
Why are you deleting this deviation?
Please select a reason...
Cleaning up deviation submissions
Leaving deviantART
No longer desired
Updating with newer revision
1. Right click & Copy this text:
http://backend.deviantart.com/embed/view.swf<br/><a href="http://www.deviantart.com/deviation/87388900/">Punto di rottura</a> by ~<a href="http://aaquilas.deviantart.com/">AaquilaS</a> on <a href="http://www.deviantart.com">deviant</a><a href="http://www.deviantart.com">ART</a>
2. Open myspace.com
(and on the "Edit Profile" page, Paste where
you want to show the art)
3. Then come back to deviantART!
<3
Creative Commons Attribution-Noncommercial-No Derivative Works 3.0 License.
sui sentieri del karma
infrangendo i miei sogni.
Non ne individuo il senso:
con la ragione comprendo .
Wednesday, May 28, 2008
Ho un sogno
Tu ne quaesieris, scire nefas
dove vivono i miei sogni.
Forse
tra le pieghe di velluto
del nero mantello della notte.
Forse
negli abissi sconfinati
tra rocce di coralli rossi ,
Forse
sulle innevate e maestose cime,
dove nidificano le aquile,
Forse
dentro un sacro tabernacolo
di un altare sconsacrato.
Forse
nello stagno delle rane,
tra le ninfee ed i pesci rossi:
Forse...
Son certa:
quello non vedrà mai la luce.
[Anche i sogni servono a dare un senso alla vita...].
Sunday, May 25, 2008
Il senso della vita
Sono sempre stata una bambina un po’ “strana”. Non è che non amassi la compagnia degli altri, che anzi erano sempre a casa mia, ma c’erano dei momenti in cui amavo starmene da sola. Ricordo che avevamo una grandissima finestra, con un ampio davanzale dove mi sedevo per ore a contemplare le nuvole che non erano mai le stesse. A volte soffici, impalpabili, come leggere pennellate di un bianco diafano, se ne stavano immobili sopra quel mio pezzo di cielo. Tal altra invece erano in tutte le sfumature del grigio, pesanti, saturi di acqua che riversavano giù come cascate. Come se il cielo aprisse le sue cataratte e desse sfogo a tutto il suo dolore. Altre volte erano piccoli cirri sui toni soffusi dell’azzurro che si rincorrevano sospinti dal vento. Allora provavo a dar loro una fisionomia prima che venissero stravolti. A volte il cielo era così terso che nemmeno strizzando gli occhi riuscivo a intravedere un batuffolo di bianco. Neppure una spolverata di cipria. E allora mi chiedevo dove erano finite. Dove si erano cacciate lasciando il cielo nudo. Quante volte mi sarebbe piaciuto sedermici sopra e farmi trasportare per capire dove se ne andavano. Per me era un grande mistero la loro presenza e la loro assenza…
Quando non ero col naso all’insù mi ritrovavo acquattata ad osservare le formiche. Ne puntavo una a caso e la seguivo con le piccole dita, lungo il suo tragitto. Era sempre la stessa identica scena… Giorno per giorno. La loro camminata in fila indiana, una in un senso e l’altra in senso contrario. Immancabilmente quando si incrociavano sembrava che si scambiassero fra loro dei messaggi.
A volte ne vedevo qualcuna trascinarsi un briciolo di cibo grande tre volte lei… le compagne le passavano vicine si soffermavano come al solito e poi proseguivano lasciandola da sola ad arrancare con quel briciolo che immaginavo per lei doveva essere grande come un massiccio montuoso. Mi indispettiva che nessuno di loro si preoccupasse di fermarsi a darle una mano. Ma la cosa che mi meravigliava di più era che a volte, dopo aver individuato la loro tana, io la facevo franare e aspettavo di vedere cosa succedeva. Pensavo: Ecco, adesso dovranno traslocare e costruirsi una casa altrove. Invece no, all’improvviso, passato il primo scompiglio eccole in venti, trenta prodigarsi per riaprire la strada. Allora indispettita mi alzavo ed andavo in cerca degli amici. Mentre in cuor mio meditavo sulla loro stupidità e sull’inutilità della loro vita.
Certe abitudini son dure a morire ed ancor oggi, tutte le mattine, appena alzata dal letto osservo il cielo. Ora so a che servono le nuvole e dal loro aspetto so se la giornata che mi accingo a vivere sarà serena o porterà qualche temporale. Ho trovato il senso della loro esistenza.
Ancor oggi osservo le colonie di formiche arrabbattarsi avanti ed indietro con le loro provviste. Comprendo il senso del loro lavoro incessante e ancor oggi concludo che in fondo sono sempre stupidi insetti che si ammazzano di fatica e solo per… mangiare.
Osservando le nuvole, forse, ho imparato ad osservare il volto degli uomini per cercare di capire dal loro sguardo se sono contenti o arrabbiati, tristi o felici. Quante sfumature passano in pochi istanti negli sguardi delle persone! La maggior parte di noi si comporta come le formiche. Lavorano… lavorano e ad altro non pensano se non a rimpinguire i loro granai. Te ne accorgi subito dai loro sguardi: non hanno capito il senso della vita. Ammesso che si siano mai posti il problema del perché loro esistono e non si siano risposti che lo scopo della loro esistenza è il lavoro.
Altri sono come le nuvole corrono inseguendo un sogno, pieni di aspettative e di speranze. Il più delle volte non si sa dove vanno a finire e se quello che cercavano l’hanno raggiunto…
Lo so, adesso voi siete curiosi di sapere se io sono nuvola o formica. Quante volte lungo il corso della mia vita mi sono fatta la stessa domanda! Non sono mai riuscita a rispondermi, forse perché sono un po’ di questa e un po’ di quella.
Solo una cosa è certa: sollevando lo sguardo in un campo di papaveri rimango affascinata dalla loro semplice bellezza. Quelle macchie di rosso che si staccano con prepotenza dall’azzurro del cielo reclamano fieri il diritto alla loro esistenza catturando il mio sguardo. Ed allora comprendo. Comprendo che il senso della vita è nella mia stessa esistenza. Comprendo che questa mia vita non è eterna ma breve, come quella del papavero...
Saturday, May 17, 2008
Sunday, May 11, 2008
Stupore...
La poesia della settimana
Di pregevole effetto e disinvolta originalità sono le note predominanti della poetica di Korus. Questa settimana la scelta si è concentrata su una poesia, che mi ha particolarmente colpita: "Sulla strada di Emmaus".
L'autrice, con note metaforicamente essenziali e immediate, ci conduce nel mondo interiore della sua anima: "la strada di Emmaus", cioè il cammino di ogni uomo verso una fede più profonda e autentica, che l'autrice ripercorre in questi versi, dall'inizio alla fine.
Si affida ad essi con grande afflato lirico e significativo, soprattutto quando ci confida che: "Larve di pensieri / ingombrano la testa di / un viandante sognatore". Enigmi che sgorgano da un cuore pieno di sogni e che non lasciano spazio ai pensieri, i quali invadono la mente anche se, andando verso una nuova strada, non si conosce mai il vero senso della vita.
Un tema che la ispira profondamente, fino al punto di condurre in piena consapevolezza la sua stessa identità verso "strade polverose / con l'intima speranza / di tramutarli in oro", fino al raggiungimento di una delicatezza estrema di sentimenti, particolarmente coinvolgenti.
Nascono, quindi, un bisogno sublime e un intimo sentimento di speranza di condurre quei pensieri che soffocano "l'io" verso un luminoso e armonioso riscatto.
Versi carichi di forte tensione emozionale e spontanei fanno di questa lirica una straordinaria miniatura di sensazioni, impreziositi dalle suggestive evocazioni delle immagini.
Recensione di Rita Minniti
Ho voluto subito fermare questo evento adesso vado a "somatizzarlo"... magari scriverò dopo. Intanto posso solo ringraziare i redattori del sito per la loro ulteriore attenzione alla mia modesta opera...
Grazie di cuore a:
Rita Minniti
(che ha curato la recensione)
Guido Passini
Cristina
Thursday, May 08, 2008
Nelle grinfie della mucoviscidosi
Cercavo la vita
ma nel venire al mondo,
per la pazzia di un gene,
sono precipitato
nella viscida tela
di un infingardo ragno
che, lieto della preda,
continua a tenermi
sotto scacco. Non lo
smuovono a pietà
i rantoli miei né
le parole mie affannose.
Ogni giorno ingaggiamo
la stessa lotta : io che
reclamo la mia ora d’aria,
lui che sbava la sua
mucoviscidosi:
incatenandomi...
Non mi dò per vinto
e in questa muta sfida
si consuma la mia vita.
[La fibrosi cistica è una delle tante malattie genetiche di cui la scienza non possiede ancora la chiave di accesso... purtroppo... a Guido con la mia solidarietà...]
Friday, May 02, 2008
Sul finire del giorno
Pelle cadente su
rami rinsecchiti.
Ventre flaccido su
Inaridito utero.
Bocca sdentata.
Canuto il capo.
Lo sguardo spento,
la schiena piegata
dal giogo della vita.
Pensiero guizzante:
sul finire del giorno
e ciò che rimane per
affrontare la Morte
prima che il senno
vada scomparendo.
Wednesday, April 23, 2008
I colori del tramonto
Ti alzi…
Corri…
Ti siedi…
Ti affanni e ti arrabatti
Imprechi e preghi
Piangi e ridi
Or preda di struggenti emozioni
Or vittima dell’inedia
Ami ed odi…
Dal vortice risucchiata
vivi la tua giornata
Il sole si alza, raggiunge
lo zenith e tu indossi spessi
e scure lenti per non
rimanerne abbagliata.
E’ un continuo stringer d’occhi,
e si diventa ciechi
e non ti avvedi che la vita
ti sta scorrendo accanto
fino al sopraggiunger
della fatidica ora:
quella che precede la sera.
Solo allora fermi il tuo
andare e sosti
a scrutare il cielo.
Quanti colori sfumano
in pochi istanti mentre l’astro
lucente va scomparendo!
Sono i caldi colori autunnali,
quelli soffusi che vanno
dal giallo all’arancio.
Non c’è il rosso,
o meglio, non lo distingui.
Non appartiene al tramonto
quel colore vitale e forte
colmo di passione.
Ancor stai ferma:
incredula,
immobile,
inebetita,
mentre
osservi
l’avanzare
della
Nera
Notte.
Sunday, April 13, 2008
Eros, Agape, Philos i tre volti dell?Amore
[Ri… passo]
I greci, popolo di saggi e di filosofi, distinguevano tre volti o aspetti dell’amore: Eros, Agape e Philia.
Eros figlio di Povertà e Acquisto, secondo la concezione platonica, è l’amore carnale in cui esso occultamente manifesta il desiderio egotico del mutuo scambio, di un dare ed avere. Nasce dalla fame e diventa potere di acquisto di qualcosa che ne plachi la bramosia dei sensi.
Philia è l’amore sentimentale, quello che si stabilisce in un rapporto di complice amicizia, di affiatamento e di comunità di intenti.
Agape è l’Amore spirituale o universale che eleva l’uomo e gli fa comprendere che non è lui a possedere Dio ma Dio che lo possiede.
Ecco quindi il gran parlare dell’amore e le sue diverse manifestazioni.
L’amore che ci sublima e ci fa volare alto quando diventa amore universale, quindi disinteressato: Che nulla chiede in cambio perché, come dice Gibran nel Profeta: L’amore basta all’amore.
Il medesimo amore che ci fa sprofondare nello sconforto più nero, nel baratro di noi stessi quando invece esso si ferma all’Eros che egoisticamente tutto chiede e tutto pretende. E tanto più pretende tanto più ci annienta nel momento in cui questo finisce e ci si ritrova da soli.
Bello, soave e dolce invece è Philia che ci sa confortare, cullare, accarezzare, proteggere, quando, prima di pensare a noi stessi ed alla nostra felicità, anteponiamo questa a quella dell’altro.
Saturday, April 12, 2008
Tra le pagine
Su bianche pagine
silente s'adagia
una piccola foglia
stanca d'andare.
Abbandono la penna,
ultima resa alla sottile
inedia che ora m'assale,
osservandola muta.
Sulla sua superficie
ripercorro i sentieri
dei miei giorni vissuti
e di quelli che vivrò.
Sunday, April 06, 2008
Saturday, April 05, 2008
Sulla strada per Emmaus
Larve di pensieri
ingombrano la testa di
un viandante sognatore.
Fardello sulle spalle
procede sul sentiero
sconosciuto della vita.
Raccatta cocci sparsi
su strade polverose
con l'intima speranza
di tramutarli in oro.
Thursday, April 03, 2008
Antologia de
oppure
tramite la redazione de “La Mente e il Cuore” inviando richiesta del numero di copie che si desidera acquistare a:
dell'Associazione Prometeo Onlus
di Massimiliano Frassi
un abbraccio affettuoso per tutti i bambini del mondo.
Desideriamo ringraziare di cuore tutti gli autori
che hanno voluto partecipare all'iniziativa con le proprie opere,
con l'augurio che la nostra Prima Antologia abbia successo
e rappresenti un trampolino di lancio per tutti.
<!--
-->
Thursday, March 27, 2008
Saturday, March 22, 2008
Buona Pasqua a tutti
Tuesday, March 18, 2008
Quando il silenzio fa parlare
Lasciandomi inebetita.
Sfioro con le dita i tasti
di un piano mentre la melodia
vibra dentro il mio cuore.
Volo, su nubi perlacee, verso grigi
orizzonti impalpabili e vacui.
Unico segno tangibile:
il tuo silenzio… Inspiegabile.
Fermo la mano che tenta
di afferrarti in quel vuoto
che tu hai lasciato. Ho deciso:
"Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò."*
Firmo la promessa col sangue
che, silente, sgorga dai miei occhi.
[*I versi in corsivo e tra virgolette sono di R. Tagore]
Sunday, March 16, 2008
Ansia
Ancora una notte
ad aggirarmi nella quiete
di questa casa addormentata.
Vittima di quel male oscuro
che chiamano Ansia.
Ansia che ti coglie all’improvviso
e che ti impedisce di poggiare
la testa sul cuscino perchè
lei ti spranga la porta del sonno.
Narici secche, gola arida
non riesci nemmeno a deglutire.
Ti senti soffocare mentre, girovaga,
smarrisci il senso dell’orientamento.
Si annebbia la ragione e piangi come
un neonato in fasce. Una domanda,
solo un urlo: Perché?
Mentre le ore passano infruttuose.
[dedicata a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno incontrato questa "malattia" per ricordare loro che non sono sole e che si stimano in circa il 5% le persone, nel mondo, che hanno problemi del genere...]
Tuesday, March 04, 2008
Musica è ?
Musica è:
corpo abbandonato
ad accogliere silenzio
coniugato al suono
che erompe dallo stereo
impregnando le pareti.
Mi circonda…
Mi abbraccia…
Mi accarezza:
Or suadente e morbido,
or vibrante e puro.
A tratti irrompe, fastidioso,
tintinnare di piatti, lì in cucina.
L’irrealtà del sogno che si
incontra/scontra con la realtà
presente e si confonde e si
amalgama, mentre il pensier mio,
volteggiando, si allontana su
una scala in si bemolle…
Sunday, March 02, 2008
SILENZI
trafiggono il cuore.
Sono scaglie di ghiaccio
su sabbia infuocata.
Sono cirri, d'estate,
presagi di temporale.
Musica senza orchestra
per una voce stonata.
Barriera di vuoto
non infranta dal suono.
Riverbero d’onda
nel ritrarsi del mare.
A piedi scalzi in terra
straniera mi aggiro
in cerca di un senso
che giustifichi la mia
insulsa esistenza.
Di una voce che spezzi
questi freddi silenzi.
Sunday, February 17, 2008
Io sono Colui che è
Io sono il palpito incontrollato
Il primo vagito del neonato
Il pianto dell’amato abbandonato
L’urlo disumano delle doglie
Il battito ritmico del cuore
Il pulsare del sangue nelle vene
Ed il grondar rugiada dalle foglie
L’urlo smodato della passione
Ed il sapore dell’Eros consumato
L’ inoppugnabile sentenza della Morte
Io sono le mani che implorano
e che concedono clemenza e,
congiunte, si chiudono in preghiera
per invocare un nome.
Io sono l’Amore.
Thursday, February 14, 2008
Buon San Valentino
e così...eccoci giunti al gran giorno degli innamorati.
Frasi e regali si sprecano e ci sommergono. Sembrano banali a volte, trite e ritrite, eppure, pur essendo sempre le stesse che gira e rigira tutti siamo innamorati o lo siamo stati, almeno una volta nella vita, queste frasi hanno sempre il sapore del nuovo. Perchè sempre nuovo è il sentimento che proviamo. E non ha senso dire guarda che io ci sono passata prima di te.
Ognuno di noi quando ama si sente unica/o. Come se quel sentimento vecchio più del mondo fosse diverso in ciascuno di noi, Salvo poi a rendersi conto che di diverso non ha proprio nulla a parte il nome ed il volto dell'amato/a.
Auguri di cuore a tutti coloro che amano...
Sunday, February 03, 2008
La fede in se stessi
Ci aveva creduto,
sperato, fino alla fine,
sopraggiunta
lasciandogli solo
l’amaro in bocca ed
una cupa sconfitta.
Imprecò contro il suo
Pensiero. Non gli
parve vero potesse
ancor starsene lì
a farsi beffe del suo
stupido candore.
Friday, January 25, 2008
Si alzi il sipario
Venghino lor signori,
si faccino avanti,
alziamo il sipario,
che la platea è piena
e ci mancano gli attori.
Chi si fa avanti?
Abbiamo la parte del
capo di governo e
quella dei suoi lecchini
che devono ora essere
assegnati. Mi chiedete il
Allora chi si offre volontario?
Garantiamo lauti guadagni
e poi una bella indennità
governativa. Una buona
rendita che vi assicurerà
una lussuosa vecchiaia
e da mangiare a sbafo
ed a volontà. Iniziate ad
aprire le tasche e, se ce la
fate, portatevi dietro la famiglia
che da mangiare c'è in
abbondanza alla faccia
del popolo cretino
che abbasserà la testa
al prossimo governante.
Tanto, ormai dovremmo
aver capito che, chi si
accinge a governare,
penserà solo al suo profitto.
Ma non c'è nessuno fra
di voi che si presta come
volontario e senza chiedere
ricompensa alcuna?
Solo a lui sarà assegnata
la palma d'oro della Storia.
Thursday, January 24, 2008
Quel vuoto che sento
[my graphic]
Con ritmo ossessivo-compulsivo.
io apro e chiudo usci col solo
desiderio di colmare spazi
ampi,
vuoti di
assenza.
Solo un vento gelido invade
la stanza e in eccitante danza
s’annoda, s’avvinghia, ed io muoio
dentro
ancora
un poco.
Monday, January 21, 2008
In cerca degli alisei
Solo silenzio
al calare della sera
mentre navigo
in un mare piatto,
specchio di illusorie immagini.
Seguo la mia rotta.
Lo sguardo all'orizzonte
fisso le colonne d’Ercole
dove, alfine, giungerò
e, spiegando le ali,
le attraverserò.
In cerca degli Alisei.
Friday, January 18, 2008
Thursday, January 17, 2008
Noi belli e maledetti
Taciamo
per non offendere
Insonorizziamo il cuore
spaventati noi stessi di
ciò che potremmo udire
Sopportiamo
convinti che la miglior
parola è il silenzio.
Imbavagliamo
l’anima
Iberniamo
il pensiero
Ingoiamo
sogni e desideri
facendone indigestione
e questo solo
per non ferire.
Tuesday, January 15, 2008
Senza radici
Non come la canna
Su cui il vento soffia invano
Eppure sempre lì rimane
Né come l’edera che dove
s’ attacca muore
Io vivo randagia
e non metto radici
Mio è il mondo
Eppure nulla possiedo.
Spoglia di tutto
Nulla chiedo.
Sunday, January 13, 2008
Pubblicazione
E' con gioia ed emozione che oggi ho visto pubblicato un altro mio racconto sulla rivista letteraria di Alessandro Troisi. Rivista che potrete scaricare liberamente al link:
Tempo di rifiuti
Ricuso gli encomi
Sfuggo le adulazioni
Imbratto di emozioni
le tele del mio cuore
Mi irrido di stupidi
concetti e della banalità
ne faccio fagotto per
impinguire la pattumiera
dove giace, inerte, lo scarto
di miei vacui pensieri.
Non rimestate all’interno.
Lasciate sedimentare
il contenuto.
Potreste incorrere nel
rischio di trovarci, dentro,
a decantare,anche
il mio cuore.