Mi libero delle pesanti coltri
e, sostando sul mio balcone, offro
il volto al sole che benevolo
riscalda quest' aria mattutina.
Ascolto il suono delle cicale
che in quel piccolo campo cantano
instancabili tra'l fitto fogliame
del rigoglioso ciliegio e del pesco.
Sorrido conciliante al fragore
cittadino che giunge fievole,
qui, sul mio balcone, mentre volgo
lo sguardo al Vesuvio lontano.
M'imbevo d'aria. Di luce. Di sole.
Ritornando a volare col vento
e, sostando sul mio balcone, offro
il volto al sole che benevolo
riscalda quest' aria mattutina.
Ascolto il suono delle cicale
che in quel piccolo campo cantano
instancabili tra'l fitto fogliame
del rigoglioso ciliegio e del pesco.
Sorrido conciliante al fragore
cittadino che giunge fievole,
qui, sul mio balcone, mentre volgo
lo sguardo al Vesuvio lontano.
M'imbevo d'aria. Di luce. Di sole.
Ritornando a volare col vento
do' un calcio a questo mondo
che, pusillanime, si allontana.
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