Chi sono io che mi aggiro
Tra le rovine di queste colonne
Qui nella valle dei templi
In cui l’uomo ha costruito
il suo tabernacolo vivente?
Chi sono io che esule vago
In questi campi sterili
Abbandonati all’incuria
Del tempo, tra le macerie
Di sogni, speranze, illusioni?
Non sono nessuno, né valore
alcuno ho, per cui conduco
I miei passi lievi, inosservata.
Scruto, pondero, rifletto,
s’intristisce il cuore: Desolazione!
Solo brullo e arido paesaggio
ciò che mi circonda in questa
solitudine che mi sono scelta
mentre, novella Cassandra,
profetizzo per me stessa una fine
ignota e sconosciuta.
Nessuno di me dirà un giorno:
qui visse!
9 comments:
Ciao Korus, grazie del secondo passaggioe non mi devi scusare sono tuo amico virtuale e sono sempre disponibile quando avrai bisogno. Importante è il tuo impegno.
Un caro saluto amichevole.
Pietro121
Ho scoperto c'è un errore URL
Ti mando di nuovo la GIF animata
** Mai sottovalutarsi.
Niente male la tua, sa d' antico... Come tutti i tuoi scritti. Mi permetto però di dirti una cosa: ho l' impressione, forse errata, che a volte dia più importanza alla cultura e meno al sentimento e alle passioni che vuole trasmettere la poesia. Lasciati andare al sentimento e appropriati del tuo mondo e delle tue passioni, cercando di farle nascere nei tuoi scritti. Scusami se mi son permessa. Eppure non mi son spiegata bene: scrivi di ciò che più ti appassiona e descrivilo con passione come se lo stessi vivendo in quel momento.Devi saper catturare nel tuo mondo il lettore. Scusami ancora perchè non ho il diritto di consigliare visto che non sono un' Alda Merini o una Patrizia Valduga, però mi piace leggere chi ha delle potenzialità e mi pare che tu sia sulla buona strada.
Ciao,
Sara S. **
Grazie sarasaba4 per avermi dedicato un po' del tuo tempo. So cosa vuol dire visitare i blog e lasciare qualche commento. E' una cosa che ad esempio a me riesce difficile...
Per svariati motivi, uno dei quali tu l'hai intravisto nei miei modesti scritti.
Potrebbe avere molti nomi questo modo di essere:
pudore, reticenza, diffidenza, paura, timidezza...
O forse semplicemente è il mio modus vivendi... e non ne conosco altri.
Volevo ringraziarti per l'analisi limpida e diretta che hai fatto.
E' vero il mio stile sa di "antico", forse perché sono cresciuta amando la poesia classica, le grandi liriche, anche se non so fino a che punto mi abbiano condizionato. E' anche vero che a me servono per... sedare i tumulti che mi si agitano dentro, mentre scrivo. Credimi, non sono io che ricerco le parole..ma loro che spingono e si fanno avanti e, forse non mi crederai, ho scoperto che dando a loro il potere di spadroneggiare alla fine il mio animo si acquieta...
L'unico rammarico è non riuscire a trasmettere ciò al lettore...
molto bella, mi è piaciuta molto. A me le rovine fanno anche un'altro effetto, mi illuminano di bellezza, ma si anche io ho provato le stesse tue sensazioni...
a presto !
LeoAgrigento
è stato un anno pesante e stancante, ma ora vacanza, finalmente!
che il vento di poesia giunga fino a te
un caro saluto
Eufemia
**
lL vento cala (Nazim Hikmet )
Il vento cala e se ne va
lo stesso vento non agita
due volte lo stesso ramo
di ciliegio
gli uccelli cantano nell'albero
ali che voglion volare
la porta è chiusa
bisogna forzarla
bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica e amata come te
so che ancora non è finito
il banchetto della miseria
ma finirà ...
***
@Leo10 grazie per le tue parole.
//Hai mai visitato la Valle dei Templi di Agrigento? O le rovine di Pompei? Assaporare la sensazione meravigliosa di immaginarsi ricoperti solo di una tunica o di un peplo mentre passeggi tra quelle rovine...
@Eu, grazie carisisma e per la tua visita e per gli splendidi versi che mi ha donato.
Devo dire che calzano ad hoc in questo momento della mia vita.
Già , la stanchezza di un anno di scuola associata allo stress dell'attesa di sapere la nuova destinazione e stenti a rialzare la testa.
bellissimo il tuo blog!
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