Friday, August 28, 2009

Cercami


Non cercarmi nei meriggi assolati
per le strade assonnate dal caldo
quando ,dietro le persiane abbassate,
c'è chi sfugge alla calura, riposando.


Cercami nell'ora in cui la notte,
gravida, spalanca le braccia,
affossa i pensieri e tra le doglie
partorisce i sogni più veritieri


Sarò l'amante che non hai mai avuto
il frutto proibito che ti è stato negato
L'edenico paradiso che hai perduto
l'estasi tantrica che  hai
sempre sognato.


Sognami.


Monday, August 24, 2009

Ti ho odiato mamma



Magma incandescente saliva
incontrollata la rabbia:
e ti odiavo, mamma!
Poi, ogni volta, nel mio
angosciante dolore,
morivo e resuscitavo.


Infilavo i miei peccati
dentro il tuo sacco, gravando
il tuo già stanco passo.
Quindi trafiggevo il cuore
per uccidere il demone
che mi bruciava l'anima.


Vagavo novello Giuda in cerca di pace
per sedare il rimorso. Tu incurante
del mio dolore procedevi sul tuo binario morto,
io aspettavo alla stazione della solitudine.


Tu povera donna con le mani stanche la pelle
rugosa per il troppo pianto vedovile
Io... solo una canna, una fragile foglia
in balia del vento che mi trascinava lontano.


Ho cercato, e cercato, rivoltando
cuore e cervello. Ho trovato
un sentiero che  tu, solo adesso,
hai intravisto. Ora so che tu sai.


Ci siamo incontrati questa notte,
nei tuoi occhi brillava una luce
mai vista. Mi hai stretto al cuore,
chiamandomi finalmente: Tesoro.
Con voce rotta di commozione
sono riuscita a dirti: Perdono.


Il tuo terreno agire per DOVERE
mi ha insegnato ad agire per AMORE
Per questo noi due ci siamo scelti
in altri tempi,in altri luoghi.


Grazie, mamma!



Sunday, August 23, 2009

III°

D' ali possenti
con il viso angelico
carezza anima.

Percuote  l'aria ghigno
satanico stanotte.

Saturday, August 22, 2009

Wednesday, August 19, 2009

Gelsomini nel plenilunio



Ancor tramonta all'orizzonte il sole
inabissandosi nel mare.
E s'alza lento dagli scogli il canto
ammaliatore delle mermaid.


Mi avvolge la notte dipingendo
di cobalto ogni cosa. Sfuma,
in contorni indefiniti di blu,
la terra che lenta s'acquieta.


Ed è solo silenzio. Il silenzio io
e quell'ipnotico brillìo
che ti spoglia e sei niente
al cospetto di un munifico Dio.


Immergo avida la bocca in quel
luccichìo tentando di suggere
le forze a quell'universo stellato
che indifferente il buio accende.


Reclino la testa affranta:
svanisce e si dilegua la speranza
d' ottener doni da un universo avaro,


e si tinge di miracolo la sera.


Lì, sparse su una piccola siepe,
splendono centinaia di stelle
che profumano l'aria, stordendomi.


Risplende nivea la terra imbelle:
son gelsomini fioriti nel chiaro-
scuro di un estivo plenilunio.


Appago i sensi..

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Tuesday, August 04, 2009

Buone vacanze


Eccomi qui a  lasciarvi un caro saluto alla mia maniera...
Non so se avrò modo e voglia di stare al pc nei prossimi giorni. Dipenderà dal tempo (che spero di trovare ottimo) e da tanti altri fattori. Auguro a voi tutti un agosto sereno  a chi lavora ed a chi è già in vacanza.
Angela

Monday, August 03, 2009

Da Oggetto a Soggetto ovvero: la Rivincita

Il mio ideale d'uomo
è alto e snello
col bacino stretto
ed ampio torace.
Muscoli possenti
e sodi,
in ogni appendice

Pelle abbronzata
che non teme
il sole

Dentatura perfetta
labbra sensuali
e con l' alito
che non odori
di fumo.
Dita snelle
e senza il giallo
della nicotina

Sportivo
e sano
dallo sguardo
ammiccante
voce calda
modi seducenti
servile e disponibile
ad ogni mio capriccio

Dite il cervello?
Beh, quello solo
all'occorrenza

Or se qualcuno
se ne risente,
io rispondo che:
La rivincita ci era dovuta.
Ti regalo il piatto.

Saturday, August 01, 2009

Ricordando Saffo


Di nuovo Eros
che spezza le membra
mi sconvolge,
dolceamara,
invincibile creatura¹
e tornano ricordi sopiti
di letti disfatti
di corpi sfiniti.

Rinasce a nuova vita
il desiderio,
in un brivido sensuale
ri-percorre
la mia pelle.

Abbandono la ragione
nell'anticamera
dei sensi
e ti cerco
amore
mio sopito,

e ti offro
sfacciata
il frutto mio proibito
che tu addenti
con la voracità
del lupo.

Reclino,
vinta,
la testa
sul tuo ventre,
immolando al suo regno
il mio pudore.
[¹ I versi in corsivo sono di Saffo]

E poi da morta


E poi da morta seppellitemi
in alto. In quel piccolo cimitero
di sabbia accanto a mio padre
con la vista immensa del mare.

Accanto a lui che nella morte
mi sia restituita - ultimo gesto
di generosa offerta da parte della vita -
la presenza che mi è stata negata.

Con la vista sul mare per tornare
a guardarlo in sua compagnia
come accadeva da bambina
così non temerò la solitudine.

Con la vista sul mare, in quel
cimitero terrazzato, non temerò
il pensiero del mio corpo chiuso
dentro una bara e senza aria.

Fragranza di zagara
e ginestre bagnate
di rugiada nell'alba
trascinerà la brezza
marina a dissetarci.

E dormiremo abbracciati.

Futuro semplice senza chimere

Innalzerò cattedrali dalle guglie
dorate sulla cima del cielo:
Scintillanti abbaglieranno il sole

Frantumerò il muro del suono
con l'eco delle mie parole
penetrando in ogni anfratto
delle rocce della terra, del mare.

Forgerò coralli e ne farò ghirlande
per adornare la testa degli amanti.
Ruberò all'acqua il segreto della goccia
per farne diadema per la fronte del poeta

Colmerò di sabbia d'oro le clessidre
del tempo regalando al mondo
arcobaleni di sogni e domani
fioriti di radiosi presenti

Regalerò agli uomini la gioia di vivere
con nel cuore il sorriso del bambino,
nella mente il culto della bellezza
che non avvizzisce con gli anni.

Poi, finito il mio compito,
affrancherò il mio corpo
dalla schiavitù dei sensi
ritornando ad essere:
to ti en ein