Di nuovo Eros
che spezza le membra
mi sconvolge,
dolceamara,
invincibile creatura¹
e tornano ricordi sopiti
di letti disfatti
di corpi sfiniti.
Rinasce a nuova vita
il desiderio,
in un brivido sensuale
ri-percorre
la mia pelle.
Abbandono la ragione
nell'anticamera
dei sensi
e ti cerco
amore
mio sopito,
e ti offro
sfacciata
il frutto mio proibito
che tu addenti
con la voracità
del lupo.
Reclino,
vinta,
la testa
sul tuo ventre,
immolando al suo regno
il mio pudore.
[¹ I versi in corsivo sono di Saffo]