Sunday, April 26, 2009

Uomini

Inseguire chimere
lassù, tra  luna e stelle,
solcando i mari in cerca
della balena bianca.

Andare a caccia di leoni
lottando contro i mulini
a vento nell' illusione,
fallace, di essere eroi.

Scalare le vette dei monti
dipingendo la volta sacra
con angeli e paffuti putti
con  le mani congiunte.

Inseguire la gloria.
Desiderare l'alloro
e cingerti  il capo
con la corona d'oro.

Vagheggiar d' amore
tra sospiri e lai
concupendo i sensi
d'emozioni affamati.

Io ho già la mia corona
tributatami dal destino.
Cosa cerco ancora?

Tuesday, April 21, 2009

Tutta colpa di una buca

-- Il centro-sud da giorni
dal maltempo sferzato
si trova inginocchiato.
Frane, smottamenti
ovunque danni ingenti -

***
 
Il buio, la pozzanghera
al centro della strada:
Sarà stato ieri sera?
La coscienza si dirada.

Un salto, il marciapiede
che fungeva da guanciale.
Ora in questa dolce quiete
dormo e non sento male.

In coma farmacologico
mi tengono i dottori,
non vogliono che mi
accorga dei miei dolori.

No, non sento il corpo,
ma solo il rimbrotto
del cuore, per il dolore
che ho procurato a te:
Perdonami , mamma!

Monday, April 20, 2009

Caleidoscopio

Ho deciso. Oggi realizzo
un caleidoscopio a mio
stretto uso e consumo.
Ritaglio pezzetti di vetro
dai colori vividi e forti:

Triangoli verde smeraldo,
come la speranza che arranca.
Cerchi soffusi di rosa antico,
per un' apparente ottimismo.
Quadrati d'acquamarina,
serenità a fatica conquistata  .

Avvolgo i prismi di specchi
con filo dorato; pratico un foro
al centro della mia mente.

Ahimè, come sono stata incauta!
Ecco la nebbia che fitta avanza
e ricopre gli splendidi colori.

Si liquefa  il mio arcobaleno.

Friday, April 17, 2009

Wednesday, April 15, 2009

Il bosco di Linguaglossa



Lunedì dell'Angelo del '67¹
alle pendici dell'Etna.
Gli sfinci² di riso
  e i gelsi e la ginestra

e Mosca: l'Anticristo,
e le minacciose nubi del '68

che avanzavano funeste.

Si correva a perdifiato
giocando a nascondino
lì nella pineta Ragabo

Osservavo, attonita,
il mondo fuori in fermento.


La grande biblioteca
il Quo Vadis? e la scuola,
l'altalena e pure la giostrina

Genuflesse si pregava
per scongiurare la paventata fine
avvolti in candida bruma,

emergono i ricordi,
racchiusi nel nome
di un piccolo paese:
Linguarossa³ e il 67

I grandi non sanno
quanto male fanno



¹Non ricordo se era Pasqua del 67 o  del 68 quindi in piena "Primavera di Praga". Anche se sono molto più propensa alla seconda data che poi sfociò con l'occupazione della Cecoslovacchia da parte della Russia nell'agosto di quell'anno. Chiedo venia.
²Dolce tipico siciliano
³Linguaglossa in dialetto

Saturday, April 11, 2009

Destatevi nove muse



Destatevi nove muse*
diradando la nebbia
che di Mnemosine
ha coperto la mente.


Sciogliete la sphendone
liberando i capelli;
arieggiate i serici pepli;
spolverate i sandali;
e tu, Euterpe, soffia
nel flauto per accompagnare
di Tersicore la dolorosa danza.


Canta, o Calliope, di Clio le gesta
che, nei nuovi tempi che avanzano,
tornano gli uomini a ricalcare
orme già da altri segnate.
[Hanno scordato
il lutto ed il sangue
che il suolo patrio
ha sommerso in tempi
non certo lontani.]



No, celebrare non potete
le vittorie degli dei sui Titani,
né le nozze di Cadmio ed Armonia.
Non è tempo questo di lievi
pensieri che troppo è il sale
che sulla terra ora si versa.
Date voce a Melpomene
che narri del lutto dei nostri
fratelli, altrimenti, pregate con me.



[*E. Dickinson]


Buona Pasqua


Che sia per tutti una Pasqua serena.
Che lo sia soprattutto per i bambini, gli anziani e gli ammalati.
Per chi è solo e per chi si sente solo.
Una lieve carezza agli abitanti d'Abruzzo.

Tuesday, April 07, 2009

Caducità


Si cerca la trave
nell'occhio del fratello
e si invidia l'erba
più verde del vicino.

Si sputa sangue
per accumular quattrini
Si sudano sette camicie
per costruirsi dimore  belle.

Si spendono soldi
in estetisti e in abiti
per essere "à la page".
Si fa la dieta per sfoggiar
la silouhette.

In un mondo sempre
più competitivo
ha perso l'uomo
il vero punto di arrivo.

Che tu sia rosso, giallo,
nero o bianco,
che tu sia brutto
oppure bello,

che sia nato in una reggia
o in una stalla
ricordati fratello:
è solo un soffio
il tuo destino.

Trema la terra
e tu ritorni nudo
come sei venuto.

Thursday, April 02, 2009

Nella notte della preistoria

Ansante il tuo respiro
mi alita sul collo;
frughi sotto le vesti
strappandomi la carne.

Ripugnante l'odore
del libidinoso umore.

Come cane nell'acqua
annaspo in cerca d'aria
mentre tu affondi la spada
squarciandomi l'anima.

Un unico rantolo
due le morti:
diverse le sorti.