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Wednesday, September 20, 2017

Un mondo di ladri

corvo-con-tempo


 


Ladri di auto


Ladri d'ombrelli


Ladri di bici



ladri d'appartamenti

Governi ladri



ladri operai

Chi ruba ai lavoratori


chi ai pensionati.


Ladri di sogni


Speranze rubate


Il ladro peggiore?



Colui che ruba 
il Tempo altrui.

Amor di Patria

 

migration3


 

1915 – 1918



Erano giovani, imbelli,


molti imberbi


molti studenti


gli abbiamo dato un fucile in mano


per l’ onore della Patria


mandati a morire
Lontano



1939 – 1945



Erano giovani, imbelli,


molti imberbi


molti studenti



gli abbiamo dato un fucile in mano

per l’onore della Patria


mandati a morire
Lontano



Terzo Millennio



Or che la Patria muore


nessun giovane sa cosa sia



l’Onore

né l’Amor di Patria




e se ne va
Lontano.

Thursday, October 29, 2009

Io, chi sono?

Calano silenti le luci

su questa città addormentata
su questa gente che tutto ha svenduto
su questo vecchio volto riarso dal pianto

Digradano le luci, s'annebbia la vista
che confonde l'ombre dei pensieri
con lo strazio dell' anima: morta.

Al calar delle tenebre 
muoiono i confini di questa  realtà
da cui fuggo paralizzata, basita,
ahimé, estranea a me stessa.

Corrosa dall'inquietudine
m'interrogo invano:
Chi sono dunque io?
Dove vado? Tacciono le ombre.

Ammutolisce la notte
Nell'immobilità del silenzio
Nessuna voce risponde.






Monday, September 21, 2009

Non piangere, anima mia

Finiti i frutti estivi
lentamente si spoglia
delle foglie l'albero.

Rimangono i rami,
rinsecchiti braccia.
Si accingono gli uccelli
ad abbandonare il nido.

C' è terra bruciata a  ricoprir radici
che hanno ancora sete d'acqua.
Lì, in quel rigoglioso campo
ora è sceso cupo il silenzio.

Dove sono gli amici
che ancor ieri l'altro
all'ombra dei tuoi rami
banchettavano?
Dove sono coloro
che t'amavano?
Sono tutti spariti!
Fuggiti via con le foglie
e gli uccelli ormai cresciuti.

Non piangere anima mia...

Tuesday, July 15, 2008

Ci sono silenzi...




Ci sono silenzi come macigni.


Comprimono il cuore togliendogli


forza per palpitare.


 


Ci sono silenzi che, come spade,


laceran la pelle riducendola


un puzzle a brandelli.


 


Ci sono silenzi che, come dardi


infuocati, ti marchiano l’anima.


Ti ghiacciano la mente.


 


Loro m’ annientano


Ogni giorno un po’ di più…

Sunday, December 23, 2007

Maestra, Babbo Natale esiste?


Dimmelo tu maestra,

Babbo Natale esiste?

 

Ritorna indietro il pensiero

E mi rivedo piccina.

Mia madre col  vestito nero

ed i pastori abbandonati

nel presepio, in una casa

in cui è sceso il gelo.

 

E ricordo mio padre

Ed i suoi occhi azzurri.

Rivedo il suo sorriso

e risento le sue carezze.

Dimmi papà, quando arriverà

Babbo Natale? Principessa,



verrà di notte, ma noi non

lo vedremo. Ma noi ci

nascondiamo! No, lui ci

sentirebbe e se ne andrebbe

per non tornare più.

Non lo vidi Babbo Natale.

 

Lui non venne in quella

 notte in cui lo attesi.

Silenzio. Solo silenzio.

E il niente. Oltre il nero

del lutto in quella casa

divenuta fredda.

 

Ti guardo. Vorrei gridarti:

Svegliati, la vita è tutta

Una menzogna. Non credere

Agli adulti, apri gli occhi e

Guarda. La vita è una commedia

E il mondo una tragedia.

Guerre, odio e sopraffazione.

Lacrime, silenzi e delusioni.

 Ma tu stai lì, in trepidante

attesa, candido sguardo

occhi spalancati,

delegando me a padrona

dei tuoi sogni. Ti rispondo,

camuffando il tono.

Esiste bambino mio. Babbo

Natale esiste. Stai tranquillo.

E torni a sorridere

Nel cuore la tua certezza.




Io ingoio una lacrima.

Sunday, June 10, 2007

I miei pensieri segreti


Qui nella quiete ovattata di questa


penombra proietto il mio cuore


 sul soffitto del cielo in caleidoscopici


riflessi di arcobaleni lasciando le


lacrime a far da padroni su questo


volto consunto dal pianto.


 


 Vanno le note strimpellate sulle corde


di una vecchia chitarra, stridono,


graffiano la pelle e non trovano


un orecchio che sappia ascoltare


questo mio antico dolore che canta


una triste canzone d'amore.


 


Come quel passero* che in


sul far della sera canta solitario


così, segregato nel mio cuore, 


celato alla mia mente, inascoltato


battito di vita ribelle, rimane muto


 questo mio misero canto d'amore.


 


*Il riferimento è al "Passero solitario" di G. Leopardi

Tuesday, May 22, 2007

Gelosia


Una signora scomoda la  "Gelosia".


 

Non è mai stata ospite in casa mia.


 

Come viscido serpente or è apparsa


rendendomi  vittima e carnefice.




 

Stringendoti a sé con  impercettibile


morso al cuore, nelle tue vene  nelle tue


arterie, ha iniettato il suo micidiale


veleno...  Nulla è più come prima.


 




 

Oh, lo so bene! I giorni si succedono ai


giorni,  le ore alle ore, tutto è come ieri...


come un mese fa... come un anno fa. Ci


 

credi veramente? O è solo mera apparenza?




Tu dubiti di me...mentre io mi osservo


allo specchio e non mi riconosco più. 


Non sono più io, non è mio quello


sguardo spento e quella piega amara


che disegna due virgole agli angoli


della bocca. Lo specchio si è rotto. 


Il sogno, infranto, giace ai piedi


dell'altare dove io ti avevo posto


liquefacendosi come neve al sole.







Mi sono svegliata dall'incanto


dissolto da quel livido bagliore che mi


ha gelato il  cuore mentre davanti  si


para il baratro di una nuova solitudine


dell'anima non più bramosa né desiderosa.


Lady Godiva dismetto gli abiti e mi espongo


alla curiosità del mondo che con pudore


chiude le sue finestre e guarda altrove.



 

 


 

Wednesday, March 14, 2007

Storia... storia... storielle

immagine


Questa è una storia iniziata così per caso…


Una di quelle banalissime e normalissime storie fatta di piccoli episodi quotidiani.


Di una banalità sconcertante…ovvia…desueta…ma pur sempre…storia.


Essì, come ebbe a dir qualcuno di mia conoscenza…c’è Storia…e… storia e ci son poi le...storielle.


C’è la Storia [con la S maiuscola] narrata da chi ha estro…creatività…e talento.


Poi ci sono le storie [ con la esse minuscola]… di quelli che sentono rodersi dentro un pensiero… una frase… un gesto e che cercano il modo su come liberarsene.


Sono storie normali, di vita normale. Di gente che non si pone il problema dell’esistenza… della ragion di Stato o della Ragion Sociale…


Gente come me, voi, che si racconta nelle righe sfocate di una vecchia rubrica scaduta… con la labile speranza di trovar un rimedio al suo tormento.


E ci son le storielle.


Quelle, per intenderci, scambiate davanti alla porta di casa…sul pianerottolo, con il nostro dirimpettaio mentre frughiamo nella borsa in cerca delle chiavi che quando ti servono non trovi mai.


Ed è a causa di una storiella di queste che tutto ebbe inizio…o segnò la fine?


Di cosa direte voi… Forse di un qualcosa che non ha mai avuto un inizio.


Ma allora se non c’è stato inizio…è del tutto inconcludente parlar di fine…non credete?


Tutto ha un inizio e una fine…la Vita… ha un inizio e una fine…


Il giorno… e così pure la notte…


L’amore, quello tra due persone, nasce e pure lui muore….


Ogni cosa che ci circonda, purché composta di particelle di atomi e di cellule ha un principio e una fine…


Un bravo alchimista sa che “niente si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”…


E così è…


Si passa dallo stadio neonatale alla vecchiaia in una continua metamorfosi di forme cellulari…


Dalla cenere prendono vita nuovi batteri unicellulari che daranno vita ad altri pluricellulari… e così si mantiene la catena alimentare…


Dall’amore è facile passare all’odio…anzi si dice che più si è amato e più si odierà l’oggetto del nostro defunto amore…


La cosa peggiore , come ebbi sempre a leggere, è arrivare all’indifferenza… in quanto essa è la mancanza assoluta di emozioni.


Ma la mia storia [con la esse minuscola] parla solo di una amicizia finita. Ad una certa età una dovrebbe abituarsi a perdere e… trovare… amici… Si, perché ci sono gli amici, quelli con cui scambi quattro chiacchiere al bar o durante la pausa pranzo e che poi pur se non li incontri più nulla succede. E ci sono gli altri, quelli che ti trovi sempre al fianco. Anche se a volte passano mesi e mesi prima di aver loro notizie, eppure sai che se ne hai bisogno sono subito accanto a te a sostenerti ed a darti tutto il loro appoggio e la loro comprensione con la loro grande capacità di amore.


Ecco questa è la storia di come può facilmente perdersi una amicizia che non conosce la differenza tra Storia e...storia…e non conosce neanche le... storielle…


A emmegì… e che tu lo voglia o no… la fiaba finisce qui…


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