Wednesday, March 14, 2007

Storia... storia... storielle

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Questa è una storia iniziata così per caso…


Una di quelle banalissime e normalissime storie fatta di piccoli episodi quotidiani.


Di una banalità sconcertante…ovvia…desueta…ma pur sempre…storia.


Essì, come ebbe a dir qualcuno di mia conoscenza…c’è Storia…e… storia e ci son poi le...storielle.


C’è la Storia [con la S maiuscola] narrata da chi ha estro…creatività…e talento.


Poi ci sono le storie [ con la esse minuscola]… di quelli che sentono rodersi dentro un pensiero… una frase… un gesto e che cercano il modo su come liberarsene.


Sono storie normali, di vita normale. Di gente che non si pone il problema dell’esistenza… della ragion di Stato o della Ragion Sociale…


Gente come me, voi, che si racconta nelle righe sfocate di una vecchia rubrica scaduta… con la labile speranza di trovar un rimedio al suo tormento.


E ci son le storielle.


Quelle, per intenderci, scambiate davanti alla porta di casa…sul pianerottolo, con il nostro dirimpettaio mentre frughiamo nella borsa in cerca delle chiavi che quando ti servono non trovi mai.


Ed è a causa di una storiella di queste che tutto ebbe inizio…o segnò la fine?


Di cosa direte voi… Forse di un qualcosa che non ha mai avuto un inizio.


Ma allora se non c’è stato inizio…è del tutto inconcludente parlar di fine…non credete?


Tutto ha un inizio e una fine…la Vita… ha un inizio e una fine…


Il giorno… e così pure la notte…


L’amore, quello tra due persone, nasce e pure lui muore….


Ogni cosa che ci circonda, purché composta di particelle di atomi e di cellule ha un principio e una fine…


Un bravo alchimista sa che “niente si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”…


E così è…


Si passa dallo stadio neonatale alla vecchiaia in una continua metamorfosi di forme cellulari…


Dalla cenere prendono vita nuovi batteri unicellulari che daranno vita ad altri pluricellulari… e così si mantiene la catena alimentare…


Dall’amore è facile passare all’odio…anzi si dice che più si è amato e più si odierà l’oggetto del nostro defunto amore…


La cosa peggiore , come ebbi sempre a leggere, è arrivare all’indifferenza… in quanto essa è la mancanza assoluta di emozioni.


Ma la mia storia [con la esse minuscola] parla solo di una amicizia finita. Ad una certa età una dovrebbe abituarsi a perdere e… trovare… amici… Si, perché ci sono gli amici, quelli con cui scambi quattro chiacchiere al bar o durante la pausa pranzo e che poi pur se non li incontri più nulla succede. E ci sono gli altri, quelli che ti trovi sempre al fianco. Anche se a volte passano mesi e mesi prima di aver loro notizie, eppure sai che se ne hai bisogno sono subito accanto a te a sostenerti ed a darti tutto il loro appoggio e la loro comprensione con la loro grande capacità di amore.


Ecco questa è la storia di come può facilmente perdersi una amicizia che non conosce la differenza tra Storia e...storia…e non conosce neanche le... storielle…


A emmegì… e che tu lo voglia o no… la fiaba finisce qui…


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5 comments:

HoneyHoney said...

piacevole leggerti
bacio

ventidiguerra said...

Grazie!
Ciò che tu hai definito un " per una volta, senza parole" , è stato invece un messaggio che ho percepito nitido e chiaro.
Scusami se so dirti solo... Grazie!
Un abbraccio,
Giulia.

sulfureo said...

Questo andante del piano concerto n.2 di Shostakovich è il mio preferito, ma credo anche che sia lo specchio della tua anima.
Grazie per il tuo commento ai miei versi, ciao

ciracipi said...

IL TUO è UN ANGOLO DI TRANQUILLITA', E' UN PIACERE PASSARCI!

anonimo said...

si, ogni cosa ha il suo inizio e la sua fine, svariati sono i motivi, ma ogni cosa ha il suo eterno, ogni cosa a suo modo comunque resta eternamente. Ma dalle ceneri si rinasce, e il ciclo si ripete.....
la "passione" è passata da te.