Friday, March 16, 2007

19 Marzo


Non uso più le mani per

contar i giorni...divenuti

anni...

Ormai è un calcolo che

tengo bene a mente...

Anno dopo anno...

Si festeggiava ai tuoi tempi

questa festa?

Credo di no...altrimenti

me ne sarei ricordata...

Anch'essa archiviata nella

mia memoria...insieme

a immagini...cartoline

sbiadite dal Tempo...

Poche invero...

come pochi son gli anni

che il Destino ci ha

concesso di vivere insieme.

Sempre pochi per un

cuore di figlia che

non ha smesso mai

di amare un Padre

il cui volto ormai non

è nemmeno più un ricordo.

Guardo le tue foto

ma non c'è vita in quegli

occhi fermi nell'obiettivo...

Rivoglio la tua Vita...

Morte restituiscimi mio

Padre!

2 comments:

ciracipi said...

i genitori sonle persone più speciali che si hanno accanto e niente può farci dimenticar di loro, mai mai...splendidi versi per il tuo papà, cara Angela

groik said...

Un'anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso
all'estremità di un palo che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l'altro era perfetto, ed era sempre
pieno d'acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre
quello crepato arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo
un vaso e mezzo d'acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il
povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di
saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.
Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno
parlò alla donna lungo il cammino: .
La vecchia sorrise: .
Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il
difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e
gratificante.
Bisogna prendere ciascuno per quello che è e vedere ciò che c'è di buono
in lui.