Wednesday, December 24, 2008

24 Dicembre 2008: domani è Natale.

E tace la mia voce
in un mondo in cui
anche il respiro
può essere assordante.

E tace, ascoltando,
in mistico silenzio,
il sussurrar del cuore.

E' un rantolo,
un singulto,
un anelito ansante
che si oppone alla morte.

E la vita ha il sopravvento.
In un ultimo rigurgito
di maledetto orgoglio
torna a far sentire il suono.

Fluttuano nel limbo le parole,
[lì in quella parte del cervello
dove essi risiedono:
l'area di Broca
la definiscono i dottori.
Prateria sconfinata
in cui le lettere si ricompongono
e danno un senso ed un nome alle emozioni.]


E riemerge e torna a vibrare
in gola per articolare
un'accorata invocazione:

Che sia pace nel mondo!
Pace vera.

In questa vita fatta di miseria
possa, davvero, la Luce
rischiarar le Tenebre.

Possa l'Amore
riscaldare il cuore.

Possa la fede
rafforzare l'anima.

Possa io chiamare tutti fratelli
senza ipocrisia e senza vergogna.


[//Grazie Paolo. A volte basta davvero poco... molto poco... per far tornare alla vita chi della vita ha perso la gioia.]

6 comments:

sulfureo said...

Saper cogliere anche nei momenti meno evidenti le voci, i ritmi, le inquietudinini degli uomini, saper ascoltare anche nel silenzio la forte umanità della gente è qualcosa di raro, di prezioso, che pochi sanno fare e tu cara amica hai questo incommensurabile capacità.
I tuoi versi, il tuo scrivere è permeato fortemente da questo magma umano delle sue debolezze, dei suoi vizi, delle sue virtù.
Asseconda sempre questa tua peculiarità e troverai naturale esprimere le tonalità di questo dipinto immenso che è l'uomo e il suo vivere.
Ciao

rudomont said...

Tantissimi auguri pieni di gioia! Ultimamente sono un po' latitante ma tornerò nella pugna quanto prima!
Baci natalizi...

conciba said...

Bellissimi versi,complimenti, auguri per un Felice Natale e un radioso Anno Nuovo

conci

avca said...

Augurissimi sinceri a te e ai tuoi cari...

IrinaP said...

Mi ha colpito molto, ho trovato molti punti in comune con il mio modo di vedere le cose... e di sentirle. L'arrivo del giorno di Natale mi procura sempre quel senso di "rifiuto", un po' come lo leggo e l'ho inteso leggendo i primi versi.

"che si oppone alla morte.
E la vita ha il sopravvento."
A-more: se non erro, correggetemi voi = senza morte.

Poi mi ha incuriosito "l'area di Broca"... in questo periodo sto leggendo qua e là dell'ippocampo, della corteccia e dell'EMDR, qui non c'entra molto... però il discorso è che, sarò deviata professionalmente... ma la chimica (un farmaco per es) può cambiare reazioni del cervello e di conseguenza sensazioni, nel limite del possibile... ma può succedere il contrario... così anch'io, così riluttante alla tradizione del 25 dicembre, mi ritrovo a natale a sperare e fare auguri e sperare... e fare buoni pensieri... colpa dell'area di Broca?

Korus said...

Ciao Irina, ti ho risposto anche su MC, così:
La mente umana è così complessa!
Le emozioni risiedono nell'ippocampo. Le sensazioni di piacere e di paura, retaggio di quando ancora vivevamo nelle caverne, risiedono nell'ippocampo. E' stato dimostrato scientificamente che se ad un individuo viene tolta questa parte del cervello lo stesso non sarà più in grado di prendere una qualunque decisione e rimane indifferente alla gioia ed al dolore...
Ma è solo in quella parte dell'emisfero cerebrale che comprende l'area di Broca che si sviluppa il linguaggio. Un malfunzionamento della medesima porta all'afasia...
Grazie per il tuo commento.