Pelle cadente su
rami rinsecchiti.
Ventre flaccido su
Inaridito utero.
Bocca sdentata.
Canuto il capo.
Lo sguardo spento,
la schiena piegata
dal giogo della vita.
Pensiero guizzante:
sul finire del giorno
e ciò che rimane per
affrontare la Morte
prima che il senno
vada scomparendo.
My fears
4 comments:
Beh, pensa alla morte di Ermengarda "sparse le trecce morbide sull'affannoso petto"...
Anche nella morte può esserci bellezza e sensualità (o no?)
Visto che pensi spesso alla morte allora... scegli la vita!
Baci azzurrocielo
ti commento qui, nel tuo spazio dove ti ho conosciuto poeta. Parli della vecchiaia e di quello che ci aspetta domani se prima le parche non decidono in modo diverso. Non ricordo chi taglia il filo, non lo ricordo. Korus poeta ti lascio un saluto
Un bacio ed un abbraccio
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