Sunday, December 23, 2007

Maestra, Babbo Natale esiste?


Dimmelo tu maestra,

Babbo Natale esiste?

 

Ritorna indietro il pensiero

E mi rivedo piccina.

Mia madre col  vestito nero

ed i pastori abbandonati

nel presepio, in una casa

in cui è sceso il gelo.

 

E ricordo mio padre

Ed i suoi occhi azzurri.

Rivedo il suo sorriso

e risento le sue carezze.

Dimmi papà, quando arriverà

Babbo Natale? Principessa,



verrà di notte, ma noi non

lo vedremo. Ma noi ci

nascondiamo! No, lui ci

sentirebbe e se ne andrebbe

per non tornare più.

Non lo vidi Babbo Natale.

 

Lui non venne in quella

 notte in cui lo attesi.

Silenzio. Solo silenzio.

E il niente. Oltre il nero

del lutto in quella casa

divenuta fredda.

 

Ti guardo. Vorrei gridarti:

Svegliati, la vita è tutta

Una menzogna. Non credere

Agli adulti, apri gli occhi e

Guarda. La vita è una commedia

E il mondo una tragedia.

Guerre, odio e sopraffazione.

Lacrime, silenzi e delusioni.

 Ma tu stai lì, in trepidante

attesa, candido sguardo

occhi spalancati,

delegando me a padrona

dei tuoi sogni. Ti rispondo,

camuffando il tono.

Esiste bambino mio. Babbo

Natale esiste. Stai tranquillo.

E torni a sorridere

Nel cuore la tua certezza.




Io ingoio una lacrima.

Tuesday, December 18, 2007

Sul poetare


 



 


Com’è difficile poetare!


Ovvero dare alle parole


quell’ afflato di alta prosodia


che raggiunge l’Olimpo e ti


incorona con l’alloro dei poeti.


Se trovi il metro è il verso


che vien meno e quando alfin


questo e quello hai dosato


ecco che sono le parole


che sanno di “affettato”


E poi, senza cercarla,


né amarla, ecco che la rima,


baciata o alternata,


come una macchia appare sulla carta.


E allor che fare? Mi devo rassegnare


a rimanere una semplice scrivana


e demandare agli altri


gli onori degli altari.

Sunday, December 16, 2007

Alchimia d'amore

 


 


Così, stringimi forte

a te. Rinserrami tra

le tue vigorose braccia.



Porgi l’orecchio  ai battiti

di questo cuore tremante

di impalpabili emozioni.


Lentamente, stilla

a stilla, assapora di

acacia profumato miele.



Sprofonda nell’abisso

di questa femminilità

da te risvegliata.


Abile  alchimista, trasmuti l’anima,

inebriandola di fluide emozioni.

Si perdono i sensi e, tacita,

la ragione si allontana.

Thursday, November 29, 2007

Ombra



[my graphic] 




All’avanzar della sera.

All’accendersi delle

luci tu mi appari:

Ombra! Seduta al mio

fianco dai via libera

all’afflitto convivio.

Ricordi, di un tempo



 che fu. Rimorsi, di un

tempo passato. Rimpianti,

per un tempo perduto.

Eccoli qui intorno al

tavolino del condizionale

per iniziare a danzare…

Ridete e sghignazzate

 

Voi, smargiasse ubriache,

beffandovi di me e

del mio dolore. Giro

le spalle, le orecchie

tappo e invoco che

tosto l’ alba appaia

per rinchiudervi lì nel

 

buio sepolcro della

mia folle memoria.

Saturday, November 24, 2007

Now I know


[my graphic]  


Now I know

 

E chiudo la bocca…

 

Now I know

 

E percuoto il cuore

 

Now I know

 

E piango silente

 

Now I know

 

Si gelano in gola

Parole d’amore.




Now I know


Tarpo le ali ai sogni

Non possono più volare.

 

Now I know

 

Pezzo dopo pezzo cadono

ai miei piedi sventrati

dalla ragione che con

spietata analisi mi dice

“lascia stare, volgi lo

sguardo altrove e

destati dal sogno.

 

Now I know

 

Nel tuo castello d’inverno

il sole non ti può scaldare.



Now I know

Saturday, November 17, 2007

Vana attesa


 

Sfoglio e risfoglio

le pagine di un libro

che chiudo sovente

mentre lo sguardo corre

oltre il vetro di questa

mia portafinestra.

 Giù nella strada il solito

via vai di macchine.





Il solito trambusto

dell’ora di punta.

 Qualche passante

infreddolito rapido

si infila dentro i

portoni dei grigi

palazzoni pregustando

già il caldo desinare.





 

Un brivido mi assale.

“Sarà il freddo della stanza”

La mente mi consola …

“No, è la solitudine

che non ti dà calore

in questo giorno

in cui invano attendi”.

Ribatte il cuore…

Friday, November 09, 2007

In black-out permanente


 



Soffuse le note salgono


e si diffondono nella stanza.


Vibra ritmo nella voce


sommessa. Suadente melodia


il canto che, come una carezza,


inebria i sensi a ... fior di pelle.




Penetra negli anfratti del


cuore...Esplode inumano il


grido e tremo di rabbia.


Anche i lupi tacciono stanotte


ricacciati nel fitto del bosco


dalle urla della mia anima.




Il faro mio si è spento senza


preavviso alcuno... ed io...


Io piango ed urlo alla Luna.


Luna codarda che, per tema,


celata s'è alla mia vista.




Perfin gli amanti, mossi a


pietà, mi fanno compagnia


in questa solitaria notte.


Vestiti a lutto uniscono la


loro voce ai miei cupi lamenti.




Le mie mani sanguinano


per liberar il cuore da


fredde catene rinserrato.


Mute domande senza risposta.


Vane attese fatte di niente.




Sguardi persi nel vuoto fissano


un uscio sprangato di una stanza


in black-out permanente...ormai...

Thursday, November 01, 2007

Pensandoti


Affacciata alla mia finestra
osservo un mondo che non comprendo
Aumenta la distanza tra te e me...




Persa in una tristezza immane,
background permanente della
mia fragile anima mortale,




che vestendomi il cuore di
nero mi suona le campane
a lutto,chiudo gli occhi e sogno.




Fino al prossimo risveglio.


Wednesday, October 31, 2007

Ice and fire


Freddo... ghiaccio... gelo...
Cuore in letargo.

Irrompe il Fuoco.
Implode l'anima.



Torna a vibrare
Amor e rinasce
la Vita.


 

Salva

Tuesday, October 30, 2007

Amore in toga



Lungo il viale, ingentilito da macchie di colore dei primi fiori, una figura femminile avanzava lentamente. Il profumo dei fiori si spandeva in quell'aria primaverile  trasportato dalla calda brezza che lieve le carezzava la pelle  facendole fluttuare il leggero vestito di seta, a stampe floreali, sul corpo snello e compatto.


Percorse gli ultimi metri con una certa rapidità, quanto glielo consentivano le eleganti chanel dal tacco sottile che sembrava volesse incastrarsi, ad ogni passo, nell'acciottolato della pavimentazione. Si teneva stretta al corpo l'elegante borsa di cuoio per evitare che il vento potesse sollevarle l'abito.


Finalmente in macchina trasse un profondo respiro, indi sbuffò, come una ragazzina, emettendo l'aria che aveva trattenuto da quando aveva chiuso il portone del palazzo. Mise in moto e abbassò il finestrino mentre la voce dello speaker riempiva l'abitacolo. Agganciò la cintura di sicurezza e lentamente si immise nella corsia, risucchiata dal traffico della città. Intanto ripensava alla telefonata, ricevuta mentre stava ancora soerseggiando il primo caffé della giornata. La voce di lui, calda e profonda, le augurava il buongiorno, nonostante il sole era già sorto da un bel po'. Aveva ricambiato il saluto con lo stesso trasporto che metteva nel baciarlo al mattino; quando si svegliavano ancora abbracciati nel letto dopo una travolgente notte d'amore.


Poi la discussione scivolò sul quotidiano e sugli impegni di entrambi per la mattinata. Stava per salutarlo quando lui la bloccò con quella richiesta paradossale... assurda... bislacca... togliendole la parola. Lui interpretò il suo silenzio come assenso e concluse sussurrando:


-Ti adoro -.


Aveva ubbidito più per amore che per intima convinzione assecondando la sua richiesta. Anche se ora doveva ammettere a se stessa che la cosa la eccitava, nonostante tutto. L'unico problema era che proprio quella mattina aveva due udienze in Pretura ed una sentenza in Tribunale.


Entrò nella cancelleria con la speranza che qualche istanza fosse stata revocata per l'assenza del giudice. Si sentiva gli sguardi insistenti dei colleghi addosso, come se sapessero e volessero spogliarla. Arrossì al pensiero. Il cancelliere gli confermò la presenza del giudice quindi non le rimase altro da fare che depositare degli atti al registro e dirigersi verso l'aula delle udienze. Uno dei clienti non si presentò per cui il giudice rinviò l'udienza. L'altra causa era una banalissima controversia per morosità.


Alle 11.15 era in Tribunale. Il cuore iniziò a batterle all'impazzata. L'aula era come al solito affollata da clienti e avvocati. Aveva dato appuntamento al suo cliente per le 11.00 ed era in ritardo ma il suo pensiero era altrove.


- Alla faccia della professionalità - scosse la testa per scacciare questo pensiero mentre dirigeva lo sguardo intorno all'aula per fermarlo alla scrivania dove lui stava seduto impegnato a presiedere una causa.


Bello... pacato... distaccato come si conviene ad un giudice. Sollevò la testa come se avesse percepito il suo sguardo. I suoi occhi incontrarono quelli di lei, ammiccò nella sua direzione, lei abbassò la testa annuendo, mentre le guance si coloravano di un leggero rossore che non sfuggì allo sguardo attento e penetrante di lui che sorrise per poi tornare al suo lavoro.


Distolse lo sguardo per cercare di individuare il suo cliente che, avendola scorta da lontano, or si stava dirigende verso di lei. Gli andò incontro mentre venivano raggiunti dall'avvocato con la controparte. Il collega tentò una mediazione nella speranza di giungere ad un patteggiamento prima di presentarsi davanti al giudice. Il cliente scuoteva il capo. La soluzione che i due gli prospettavano sembrava non lo soddisfacesse. Scrollò le spalle mentre il cellualre squillò.


- Allora è proprio vero... Hai fatto quello che ti ho detto! - La voce soffocata di lui ebbe il potere di riaccenderle ulteriormente i sensi. Si girò per cercarlo nella stanza e lo vide in fondo, vicino alla finestra che si affacciava nel cortile interno del Tribunale. Le spalle girate alla sala.


- Chiedo scusa - e si allontanò lasciando i suoi interlocutori a discutere.


- Lo sai che non so negarti nulla- bisbigliò piano nel ricevitore.


- Ti aspetto nel mio studio... Raggiungimi quando hai finito.


Chiuse con un leggero colpo lo sportelletto del cellulare... L'animo ed i sensi in tumulto. Il suo cliente, intanto, continuava a discutere e la discussione diveniva sempre più incandescente. Vani gli sforzi degli avvocati di entrambi per sedare gli animi.. E così, in questo stato, si presentarono davanti al giudice che li aveva appena convocati, il quale infastidito un po' per motivi suoi, un po' per come si erano presentati davanti a lui, decise di rinviare il pronunciamento della sentenza.


Tirò un sospiro di sollievo e accomiatatasi dal gruppo con la scusa di un'altra causa si diresse verso la macchina. Il solito traffico dell'ora di punta le impediva di procedere spedita. L'ufficio, che condividevano entrambi, non era distante dal tribunale eppure sembrava che non dovesse mai arrivare. La segretaria non c'era. Lui aveva pensato di affidarle degli incarichi burocratici da svolgere verso degli enti pubblici e così mentre cercava le chiavi dentro la borsa, lui aprì la porta e la trasse a se prendendole la mano e portandola sulla patta dei pantaloni.


- Guarda in che stato sono da oltre due ore - le disse con voce rauca mentre le faceva toccare con mano l'effetto che lei riusciva a suscitare in lui solo al vederla e al pensiero di sapere che lei aveva eseguito il suo impudico... sensuale... folle desiderio...


Si strinse a lui, le loro bocche si incontrarono. Lui non resistette oltre e sollevandole il leggero vestito di seta fece scorrere con vogliosa bramosia la sua mano tra le cosce tornite. Salì deciso e senza indugiare oltre affondò le dita in quel caldo ed umido nido...


- Ti adoro! - ....

Passione solamente?


 


 


Cercarsi... Trovarsi... Scoprirsi.


↓                  ↓                ↓


Gli occhi... lo sguardo... la pelle.


Brivido caldo...


Toccarsi... Baciarsi... Prendersi.


↓                 ↓                 ↓


Le mani... la bocca... il corpo.


Fluida passione...


Infine sentirti bruciar dentro  me


mentre io  brucio d'Amor per te.

Thursday, October 25, 2007

Io e te






 



E ci ri-troveremo


lì dove nascono le fronde


nascondendoci alla vista di


curiosi sguardi predatori.




Io e te amor... Io e... te.




Teneramente abbracciati.


Io e te.


Mentre la natura intorno a


noi, cullandoci col suo


languido respiro ci sussurra


dolci e sensuali melodie, la


ruffiana passione frantuma le


ultime schegge della pudica


reticenza e saremo solo




Io e Te amore...Io e... Te




Ci perderemo in questa notte




complice che non riconoscerà




nella nuova alba che avanza




il nostro clandestino amore...