Soffuse le note salgono
e si diffondono nella stanza.
Vibra ritmo nella voce
sommessa. Suadente melodia
il canto che, come una carezza,
inebria i sensi a ... fior di pelle.
Penetra negli anfratti del
cuore...Esplode inumano il
grido e tremo di rabbia.
Anche i lupi tacciono stanotte
ricacciati nel fitto del bosco
dalle urla della mia anima.
Il faro mio si è spento senza
preavviso alcuno... ed io...
Io piango ed urlo alla Luna.
Luna codarda che, per tema,
celata s'è alla mia vista.
Perfin gli amanti, mossi a
pietà, mi fanno compagnia
in questa solitaria notte.
Vestiti a lutto uniscono la
loro voce ai miei cupi lamenti.
Le mie mani sanguinano
per liberar il cuore da
fredde catene rinserrato.
Mute domande senza risposta.
Vane attese fatte di niente.
Sguardi persi nel vuoto fissano
un uscio sprangato di una stanza
in black-out permanente...ormai...
4 comments:
A tratti sensuali, a tratti malinconica....questa tua è piena di efficacissime immagini, rese in un versificare fluido ed intenso.Complimenti.
La mia impressione nel passare da qui, è che ci sia in come una crescita continua, anzi no, una maggiore consapevolezza di Te stessa, e di quello che hai da raccontare.
Se non firmo tutte le volte che entro, è solo per evitare di ripetere i soliti aggettivi di assenso, ma passare da qui, è uno dei miei percorsi quasi quotidiani.
Buona settimana carissima amica
Quando alto è il silenzio ascolta la tua voce e lascia che l'anima cerchi se stessa tra le acque quiete del vivere quotidiano. Improvvisamente di nuovo sgorgheranno versi d'intenso umano.
Ciao
Ogni volta che ti leggo, mi sembri più brava. Non riesco ad immaginare dove tu possa giungere... Continua a scrivere Angela; sei grande . E il tuo Angelo che non ode, come sta?
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