Tuesday, November 10, 2009

Torno sui miei passi

Torno sui miei passi
a ricalcare tratti di matita
cancellati dal tempo.
Vano
tentativo
di ripristino
Su fogli
ingialliti

Trovo viali di cipressi
a sbarrarmi il passo
Nella penombra serale
Percepisco
il pulsare
della vita
oltre
 il muro
del silenzio.

Impudicamente sfrontata
mi getta in faccia il riflesso
di ciò che fui e non sono più.

Monday, November 02, 2009

La sola verità

Se un giorno ti diranno di me, amor mio,
che sono stata una donna intraprendente
non credergli, amore mio, non vuol dire niente

Se qualcuno verrà a dirti che ero intelligente
ridigli in faccia, come faccio adesso io

Se ti diranno che sono stata un' artista
anche qui mentirebbero che degli artisti
nulla possiedo tranne l'inadeguato vivere

Se poi ti diranno che sono stata bella,
amore mio, sarebbe una grande balla.

Il mondo elogia i morti
ma sputa in faccia ai vivi
quando non servono più
Questa è la sola verità
e te la dice mammà

Tinteggio questa notte un sudario

Vano cercare nel pianto della sera
le ceneri che il tempo ha sparso sulla terra

Vano continuare a sperare nel ritorno
di chi ti ha detto addio un lontano giorno

Si sfaldano come l' unghie le certezze
mentre continui a elemosinar carezze

Nel declinare senza fiato della primavera
snoccioli, senza sosta, rosari di preghiera

Tracce di  rimmel nero segnano il contorno
di labbra umide senza nessuno attorno

I clamori dei pensieri, alle lusinghe avvezze,
tacciono, sopraffatti dalle certe insicurezze

Nell'attesa che cali il sipario,
con colori misconosciuti  ai pittori,
tinteggio questa notte un sudario.



Sunday, November 01, 2009

Desidero un'anima da strega

Sorride ed ammicca Lilith

Riluce stasera la luna piena


Sfiora il mondo coi suoi pallidi raggi,

bacia le querce nella radura.

Si riflettono, nella quiete solitaria,

le sfaccettature dell'anima,

in questa  notte delle streghe.


Trepidano in vista dell'incontro

le figlie della  sensitiva  femminilità


Li accoglierà, nel cuor delle tenebre,

in quel punto dell'universo invisibile,

in quella  linea rarefatta,

che si disperde una volta l'anno,

per ascoltare la voce dei Maestri.


M'assale struggente un desiderio

mi percorre brivido dentro



Smania d' unirmi al loro canto, alle  lor danze

d' afferrare  l' opportunità d'incontrare lì,

in quel convivio di sapienti,

il calore di un abbraccio negato,

il suono di una voce spentasi nel tempo.


Questa  è la notte di

All Hallows'Eve day


Liberandomi di questa veste opprimente

Tornerei la bambina che hai lasciato

Raccontandoti di me, del dolore

che mi ha paralizzato il cuore,

confesserei che no, io non so amare.


E' questa la notte di

All Hallow's Eve day

Thursday, October 29, 2009

Io, chi sono?

Calano silenti le luci

su questa città addormentata
su questa gente che tutto ha svenduto
su questo vecchio volto riarso dal pianto

Digradano le luci, s'annebbia la vista
che confonde l'ombre dei pensieri
con lo strazio dell' anima: morta.

Al calar delle tenebre 
muoiono i confini di questa  realtà
da cui fuggo paralizzata, basita,
ahimé, estranea a me stessa.

Corrosa dall'inquietudine
m'interrogo invano:
Chi sono dunque io?
Dove vado? Tacciono le ombre.

Ammutolisce la notte
Nell'immobilità del silenzio
Nessuna voce risponde.






Sunday, October 18, 2009

A Keishia

Questo l'ho realizzato per conto della Redazione di Parolarte per la poesia "Fumosi sentieri di  Keishia" vincitrice della settimana a Tema "Vado per il tuo corpo"

 



Ulteriori informazioni sull'iniziativa promossa sul sito di "PAROLARTE"

[Prima di attivare il video vi suggerisco di mettere in pausa il playing del mio blog]

Friday, October 09, 2009

Percorsi di vita

Cedere il passo
in segno di rispetto
è indice di buona
educazione .

non dimenticarlo!

Prepara l'umiltà
un posto in paradiso,
è ciò che dice il galateo
del catechismo.

fanne il tuo motto!

Si muove con scioltezza
il burattino guidato
dall'agile mano
del burattinaio.

così deve essere...

Sono inciampata,
un giorno lontano,
sul sentiero
della convenzionalità.

e mi son bloccata

Affacciata alla finestra
mi godevo la commedia
dolce-amara del destino

Ora vedo tutti soddisfatti
precedermi sul cammino
Sento il clamore della vita

scivola  silente oltre me.

Chiudo le imposte,
butto nel cesso
la buona educazione
e scendo in piazza.
Ora so che sono pronta
ad andare a fronte alta

Tuesday, October 06, 2009

Di acqua e fango




Rabbrividisce la terra torrida
al rabbuiarsi dell'eterica materia
Scossi dal torpore gorgogliano
i torrenti , par che sorridano,
destandosi dal sonno stagionale

Ma ecco che si tramuta in brontolio
la voce, si rovescia a catinelle il cielo
e nello straripar degli argini s'ode
un boato provenir dalla montagna

Rincorrono le gambe urla di spavento:
melma e fango  regalan loro la fossa.
Squarcia la notte coi suoi pallidi raggi
le ferite aperte sullo sterno dei monti

Si mescolano col fango, nell'acque
del mare, le lacrime del cuore che,
lentamente, muore.




 

Monday, September 21, 2009

Non piangere, anima mia

Finiti i frutti estivi
lentamente si spoglia
delle foglie l'albero.

Rimangono i rami,
rinsecchiti braccia.
Si accingono gli uccelli
ad abbandonare il nido.

C' è terra bruciata a  ricoprir radici
che hanno ancora sete d'acqua.
Lì, in quel rigoglioso campo
ora è sceso cupo il silenzio.

Dove sono gli amici
che ancor ieri l'altro
all'ombra dei tuoi rami
banchettavano?
Dove sono coloro
che t'amavano?
Sono tutti spariti!
Fuggiti via con le foglie
e gli uccelli ormai cresciuti.

Non piangere anima mia...

Friday, September 11, 2009

Nuovo lamento di Giobbe

Dov'eri quando dagli abissi
invocava la salvezza il naufrago
o quando dalle macerie a Te
si rivolgeva la madre
che tra le braccia stringeva
il corpo senza vita
del figlio appena nato?

Non hai udito le grida dei fanciulli
in balia di adulti senza più morale?
Neppure quello delle donne
calpestate e di botte massacrate?

Dove sei Dio quando,
nella quiete della sera,
t'imploro di volger
lo sguardo sulla Terra?

Si strugge il cuore

Davanti all'empietà
e all'ingiustizia sociale
tacciono i tuoi Ministri
asserviti al Potere.
Si fa mercimonio
nelle tue deserte chiese.
Nessuna voce s'alza
a ristabilire l'ordine
nel caos sociale.

E vaga, abbandonato
a se stesso l'uomo
in una notte senza più luce.

Dio, dove sei?

Tuesday, September 08, 2009

Settembre 2009

Folate di vento oltre le nuvole
spingono i pensieri,
rendendo inafferrabili i sogni,
che si schiantano
contro il muro del pianto

Ed è brina che si sbriciola
tra le mani sterili.
Cinerea polvere che scorre
ostruendo le vene
all'imbrunire del giorno

Ed è greve l'esalar del respiro
che comprime il cuore
sotto il giogo di un dio beffardo.

Imperterrito settembre avanza


Wednesday, September 02, 2009

Mare Nostrum


Non può il mio mare
essere una bara
Nè le sue acque
colorarsi rosso-sangue


Nè il suon dell'onda
può essere attutito
da grida di dolore,
dal pianto del bambino
dall'urlo del fuggiasco.


Nel Mare Nostrum
solcato da lussuose navi
si stagliano nitide
le vele all'orizzonte
saltan i delfini sull'onde .


Vi trovano dimora le sirene
tra i coralli e le stelle marine.
In questo nostro mare no,
l'uomo non può edificare
alcun cimitero umano.


Invoco il diluvio

Risplende il sole indifferente
al pianto  della gente per le strade
che urla il suo disagio esistenziale
alle orecchie del padrone strafottente.

Costruisce Noé la sua nuova barca.
Sodoma e Gomorra verranno perdonati
ora che di misfatti ancor maggiori
nell'era moderna la terra si macchia?

Invoco il Diluvio a lavare il sangue
dagli innocenti ingiustamente versato,
a ripulir la strada dalla sozzura
di cui è ricoperto il suolo patrio.

Mi appello a quel Dio
in cui tutti credono
per ottener giustizia
mentre gli chiedo: Dimmi
chi salirà ora sull'Arca?
Chi di noi si salverà
or che piange Atene
ma non ride Sparta?