
E strapparmi di dosso
questi abiti stretti
E riaprire le ali possenti
paralizzate dalla ragione
E tornare a rinascere
sconfiggendo la morte
E gridare l'insania
di un bugiardo pensiero
E far vivere l'Io
beffando il mondo
In dosso neppure un velo

E strapparmi di dosso
questi abiti stretti
E riaprire le ali possenti
paralizzate dalla ragione
E tornare a rinascere
sconfiggendo la morte
E gridare l'insania
di un bugiardo pensiero
E far vivere l'Io
beffando il mondo
In dosso neppure un velo

Percuote l'uscio il Tempo.
Spingendo con forza i battenti
m'inonda e sommerge l'anima
di isteriche risa, di lamenti.
Attori improvvisati,
consumati interpreti,
mi inchiodano, ammutolita,
al centro del proscenio.
Tra gli applausi di un pubblico
che si professa competente
fisso lo sguardo, smarrita,
fermandolo su volti indifferenti.
"Chiudete il sipario:
Io non so recitare!".
Ti fai carne e sangue
per nutrir la brama
delle affamate zolle
che sazi richiudono le braccia
nell'umido avanzare della sera
E sei miasma
e nuvola
che il vento
sospinge
E' incognito e misterioso
il silenzio che m'avvolge stanotte
quando, qual giovane amante,
il confortevole letto mi accoglie.
ed affiorano voci lontane
entro conchiglie d'acquasantiera
Fagogitando le emozioni sopite
nel flusso d'ingannevoli sogni
si arrestano le ore, stupite,
Tintinnano afone gocce
su tetti di vetro e di latta
Si scuote l'assonnata ragione,
stordita dalle ciarlatane parole
che sciolgono le bende pietose.
Risuona su un tamburo battente
sempre l'identica nota
Prorompe con rabbia il dolore
Dolore che sa di latte e d'antico
cristallizzato come un embrione
refrattario a qualunque anestetico
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oppure
http://www.radioblabla.net
Chi è sempre in attesa perenne
di una notizia speciale
nella prima pagina del giornale
Chi attende una telefonata
a lungo agognata
Chi un sms captato dalle antenne
Chi attende la fine
Chi si affida al destino
Chi sosta trepidante sul predellino
Chi nell'attesa conta i secondi
Chi ne vuole accelerare la corsa
Chi attende sereno l'arrivo del treno
Chi spera di vedere l'arcobaleno
Chi freme d'impazienza
aspettando la partenza.
Qualunque sia la ragione dell'attesa
il mio augurio è che sia sempre bella
e foriera di buona novella.
Senza mai dimenticare che l'unico
che non dobbiamo aspettare
è quel Bambino che, sorridente,
vive in fondo al nostro cuore
e ci aiuta ad essere migliori.
Buon Natale a tutti!