Freddo... ghiaccio... gelo...
Cuore in letargo.
Irrompe il Fuoco.
Implode l'anima.
Torna a vibrare
Amor e rinasce
la Vita.
Freddo... ghiaccio... gelo...
Cuore in letargo.
Irrompe il Fuoco.
Implode l'anima.
Torna a vibrare
Amor e rinasce
la Vita.
Salva
Lungo il viale, ingentilito da macchie di colore dei primi fiori, una figura femminile avanzava lentamente. Il profumo dei fiori si spandeva in quell'aria primaverile trasportato dalla calda brezza che lieve le carezzava la pelle facendole fluttuare il leggero vestito di seta, a stampe floreali, sul corpo snello e compatto.
Percorse gli ultimi metri con una certa rapidità, quanto glielo consentivano le eleganti chanel dal tacco sottile che sembrava volesse incastrarsi, ad ogni passo, nell'acciottolato della pavimentazione. Si teneva stretta al corpo l'elegante borsa di cuoio per evitare che il vento potesse sollevarle l'abito.
Finalmente in macchina trasse un profondo respiro, indi sbuffò, come una ragazzina, emettendo l'aria che aveva trattenuto da quando aveva chiuso il portone del palazzo. Mise in moto e abbassò il finestrino mentre la voce dello speaker riempiva l'abitacolo. Agganciò la cintura di sicurezza e lentamente si immise nella corsia, risucchiata dal traffico della città. Intanto ripensava alla telefonata, ricevuta mentre stava ancora soerseggiando il primo caffé della giornata. La voce di lui, calda e profonda, le augurava il buongiorno, nonostante il sole era già sorto da un bel po'. Aveva ricambiato il saluto con lo stesso trasporto che metteva nel baciarlo al mattino; quando si svegliavano ancora abbracciati nel letto dopo una travolgente notte d'amore.
Poi la discussione scivolò sul quotidiano e sugli impegni di entrambi per la mattinata. Stava per salutarlo quando lui la bloccò con quella richiesta paradossale... assurda... bislacca... togliendole la parola. Lui interpretò il suo silenzio come assenso e concluse sussurrando:
-Ti adoro -.
Aveva ubbidito più per amore che per intima convinzione assecondando la sua richiesta. Anche se ora doveva ammettere a se stessa che la cosa la eccitava, nonostante tutto. L'unico problema era che proprio quella mattina aveva due udienze in Pretura ed una sentenza in Tribunale.
Entrò nella cancelleria con la speranza che qualche istanza fosse stata revocata per l'assenza del giudice. Si sentiva gli sguardi insistenti dei colleghi addosso, come se sapessero e volessero spogliarla. Arrossì al pensiero. Il cancelliere gli confermò la presenza del giudice quindi non le rimase altro da fare che depositare degli atti al registro e dirigersi verso l'aula delle udienze. Uno dei clienti non si presentò per cui il giudice rinviò l'udienza. L'altra causa era una banalissima controversia per morosità.
Alle 11.15 era in Tribunale. Il cuore iniziò a batterle all'impazzata. L'aula era come al solito affollata da clienti e avvocati. Aveva dato appuntamento al suo cliente per le 11.00 ed era in ritardo ma il suo pensiero era altrove.
- Alla faccia della professionalità - scosse la testa per scacciare questo pensiero mentre dirigeva lo sguardo intorno all'aula per fermarlo alla scrivania dove lui stava seduto impegnato a presiedere una causa.
Bello... pacato... distaccato come si conviene ad un giudice. Sollevò la testa come se avesse percepito il suo sguardo. I suoi occhi incontrarono quelli di lei, ammiccò nella sua direzione, lei abbassò la testa annuendo, mentre le guance si coloravano di un leggero rossore che non sfuggì allo sguardo attento e penetrante di lui che sorrise per poi tornare al suo lavoro.
Distolse lo sguardo per cercare di individuare il suo cliente che, avendola scorta da lontano, or si stava dirigende verso di lei. Gli andò incontro mentre venivano raggiunti dall'avvocato con la controparte. Il collega tentò una mediazione nella speranza di giungere ad un patteggiamento prima di presentarsi davanti al giudice. Il cliente scuoteva il capo. La soluzione che i due gli prospettavano sembrava non lo soddisfacesse. Scrollò le spalle mentre il cellualre squillò.
- Allora è proprio vero... Hai fatto quello che ti ho detto! - La voce soffocata di lui ebbe il potere di riaccenderle ulteriormente i sensi. Si girò per cercarlo nella stanza e lo vide in fondo, vicino alla finestra che si affacciava nel cortile interno del Tribunale. Le spalle girate alla sala.
- Chiedo scusa - e si allontanò lasciando i suoi interlocutori a discutere.
- Lo sai che non so negarti nulla- bisbigliò piano nel ricevitore.
- Ti aspetto nel mio studio... Raggiungimi quando hai finito.
Chiuse con un leggero colpo lo sportelletto del cellulare... L'animo ed i sensi in tumulto. Il suo cliente, intanto, continuava a discutere e la discussione diveniva sempre più incandescente. Vani gli sforzi degli avvocati di entrambi per sedare gli animi.. E così, in questo stato, si presentarono davanti al giudice che li aveva appena convocati, il quale infastidito un po' per motivi suoi, un po' per come si erano presentati davanti a lui, decise di rinviare il pronunciamento della sentenza.
Tirò un sospiro di sollievo e accomiatatasi dal gruppo con la scusa di un'altra causa si diresse verso la macchina. Il solito traffico dell'ora di punta le impediva di procedere spedita. L'ufficio, che condividevano entrambi, non era distante dal tribunale eppure sembrava che non dovesse mai arrivare. La segretaria non c'era. Lui aveva pensato di affidarle degli incarichi burocratici da svolgere verso degli enti pubblici e così mentre cercava le chiavi dentro la borsa, lui aprì la porta e la trasse a se prendendole la mano e portandola sulla patta dei pantaloni.
- Guarda in che stato sono da oltre due ore - le disse con voce rauca mentre le faceva toccare con mano l'effetto che lei riusciva a suscitare in lui solo al vederla e al pensiero di sapere che lei aveva eseguito il suo impudico... sensuale... folle desiderio...
Si strinse a lui, le loro bocche si incontrarono. Lui non resistette oltre e sollevandole il leggero vestito di seta fece scorrere con vogliosa bramosia la sua mano tra le cosce tornite. Salì deciso e senza indugiare oltre affondò le dita in quel caldo ed umido nido...
- Ti adoro! - ....
Cercarsi... Trovarsi... Scoprirsi.
↓ ↓ ↓
Gli occhi... lo sguardo... la pelle.
Brivido caldo...
Toccarsi... Baciarsi... Prendersi.
↓ ↓ ↓
Le mani... la bocca... il corpo.
Fluida passione...
Infine sentirti bruciar dentro me
mentre io brucio d'Amor per te.
E ci ri-troveremo
lì dove nascono le fronde
nascondendoci alla vista di
curiosi sguardi predatori.
Io e te amor... Io e... te.
Teneramente abbracciati.
Io e te.
Mentre la natura intorno a
noi, cullandoci col suo
languido respiro ci sussurra
dolci e sensuali melodie, la
ruffiana passione frantuma le
ultime schegge della pudica
reticenza e saremo solo
Io e Te amore...Io e... Te
Ci perderemo in questa notte
complice che non riconoscerà
nella nuova alba che avanza
il nostro clandestino amore...
Basta cambiare look..
Basta girare l'angolo...
Basta voltare pagina...
Basta chiudere la porta
lasciandoci alle spalle
ciò che è stato...
Quante volte l'avrai sentito dire
ragazzo mio questa tiritera
Or tu chiedi a me conferma.
Vuoi da me una risposta che
non so darti e rivolgo agli altri.
Basta davvero così poco,
è davvero questa la ricetta
per dare un senso alla vita di
chi decide di lasciarsi andare?
Mi guardo attorno, tutto
sembra cospirarti contro.
La terra continua a girare.
La notte succede al giorno
e l'astro brilla alto nel cielo
dopo un temporale... Per cui
mi fermo... rifletto e ti dico:
Fino a che sulla terra il sole
splenderà non può la speme
perire poiché, come qualcun disse,
essa fugge sol davanti ad una pietra
tombale sul nostro sepolcro.
***
[a Dave... amico dell'arcobaleno...che non riesce a scorgere il cielo...]
La vita riserva sempre delle sorprese. Quando meno te lo aspetti, quando a volte sembra che la vita ti stia sfuggendo di mano... Quando sembra che il tempo ti stia uccidendo senza che tu sia riuscito a portare a termine il tuo compito ecco che una piccola luce torna a brillare e tu riprendi a... volare...
Ecco questo è ciò che ieri è capitato a me [e mi auguro che possa prima o poi capitare a tutti...]. Una piccola luce si è accesa sul mio sentiero grazie a due persone davvero speciali... Anna ed Elio.
Anna per la stima che nutre nei miei confronti e di cui ancor mi ha dato un segno tangibile... Elio per il tempo e la pazienza che mi ha dedicato.
E così, tra il serio ed il faceto. Tra il mio scoprirmi a metà... [essi Elena...mi capita di rimaner come tu hai detto...] ieri nella mia giornata che si prospettava senza... crenature è arrivata un'esplosione di effervescente vitalità...
Qualcuno ha detto che il valore di una persona si riconosce dal numero di amici e di nemici che ha...
Non conto i "nemici" che son sicura prima o poi riusciranno a comprendere dove si trova il problema del loro malessere nei miei riguardi ma mi piace contare gli amici... e devo dire che il mio cestino da ieri si è veramente riempito di tante nuove fragranze... Chiedo scusa a tutti se rubo questo spazio, ma era doveroso da parte mia ringraziare tutti pubblicamente per avermi dedicato un pò di attenzione. Non solo andando a leggere l'intervista che Elio mi ha fatto... ma trovando anche il tempo per esternare il loro lusinghiero (molto...lusinghiero) pensiero nei miei confronti... sia sul blog che in privato.
A tutti voi dico...
Mi mordo la coda in questo
mattino che non vuol passare...
Mi guardo attorno e la
spietata noia mi assale...
La banalità e il deja-vu
non aggiungono sapore
a queste ore insipide
che non so colmare...
Cerco un senso al vuoto.
Del vino, per colmare un
calice che troppo in fretta
trova il fondo di cristallo ...
Mi inondano e sotterrano
le parole spese dagli altri
sul mercato dell'ovvietà.
Pensieri violentano la
mia mente. Emozioni.
Languidi sospiri.
Fluide evanescenze.
Vogliose brame
mi pongono di fronte
ad uno specchio che
riflette un'immagine
sbiadita di donna che
ancor chiede alla vita...
***
Nonostante tutto...
Aperto il bozzolo dischiude
le ali la leggiadra farfalla ed
il viaggio intraprende verso un
mondo ignoto... misterioso ...
fascinosamente magico...
Or eccola aliare. Avvolta in
una nuvola di bianco velo, si
dirige verso una nuova dimora.
Tra le esili mani stringe un libro
di pagine tassativamente bianche.
------ */*------
Vola... dispensa intorno a te la
dolcezza che ti contraddistingue.
Bevi, dissetati alla sorgente
dell'amore. Fa' dei tuoi giorni
fragrante bouquet di variopinti
fiori che, oltre a profumare,
tingeranno l'esistenza di chi ti
sta vicino. Sii felice...
Rendi felice... e...
Ricorda:
"L'amore basta all'amore".[*]
[*Le parole tra virgolette sono tratte da "Il profeta" di K. Gibran ]