Friday, September 29, 2006

Se mi amassi

Se mi amassi

 



Se mi amassi!
Renderei interminabili
i tuoi giorni…
Riempirei di roventi
emozioni le tue notti…
 
Se mi amassi…
 
Immolerei sull’altare della brama
La mia anima…
Metterei le ali ai tuoi piedi
Per poter percorrere il mondo
In un baleno…
Visiteremmo terre inesplorate.
In sconfinati deserti
Troveremmo la vita.
Nei ghiacciai il fuoco
Che non brucia.
E tra le onde del mare
Quell’acqua che non bagna.
 
Se mi amassi…
 
Ti porterei lassù dove
Osano le aquile.
Raccoglierei in me
Il dolce tuo piacere.
Ti donerei me stessa.
In te esisterei.
Unica certezza.
Ma tu comprenderesti
Il valore di questo amore
Se mi amassi?

Thursday, September 28, 2006

Silenziosamente piange


Soffia lieve la brezza autunnale.

Sfilano via le nubi pregne di pioggia.

Fa capolino il Sole con i tiepidi suoi raggi.

 

Volo di foglie secche che dolcemente

planano sull'asfalto mentre or, un

altro soffio di vento, li spinge un po’ più in là.

 

Passanti incuranti lesti spariscono

risucchiati da qualche vetrina

sfavillante e elegantemente invitante.

 

Sfrecciano i motorini infilandosi

 tra le macchine ferme nel traffico

di questa grigia città.

 

Il semaforo rosso ferma l'andare.

Hai tempo di riflettere...

di ricordare  parole...gesti...

 

Immagini affiorano alla mente.

Sensazioni...odori...sapori...

come un miscuglio di pot-pourri,

 

riscaldano il cuore che,

silenziosamente, piange!

Monday, September 25, 2006

..... lì 21 Settembre 2006

Quella che segue e una "estemporanea" con la quale


ho preso parte all'iniziativa di Rosso Venexiano :


Scrivi una lettera d'amore



su www.rossovenexiano.splinder.com





Succede, così, all'improvviso, che il pensiero di te mi coglie sorprendendomi. Sono quei momenti in cui il desiderio di averti accanto irrompe prepotentemente togliendomi il fiato. Mi guardo attorno nella speranza di vederti comparire, lì davanti alla porta, il cuore sussulta mentre la mia anima distende le sue ali e ti corre incontro. Stringendomi a te parole prorompono incontrollate, come un argine in piena straripano... e ti invadono.
E non importa quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo incontrati. Sarà stato ieri o solo un minuto fa, non sono le lancette a determinare quanto la tua assenza pesa sul mio cuore. Ti amo ... lo sento bisbigliare... Ti amo... e come onda gonfia il petto, sale in gola, togliendomi il respiro. Porto la mano lì dove quel piccolo muscolo pulsa, ne sento i battiti accelerati. Sollevo ancor la testa solo per avvedermi che tu non sei lì presente. Eppure ci avrei giurato di averti visto dritto, all'in piedi, il tuo corpo snello chiuso dentro i blue jeans, la bianca camicia di lino aperta sul petto, il sorriso che più che sulle labbra risplende nei tuoi cerulei occhi quando mi guardi...
Che strani scherzi fa la mente! Ma sono davvero scherzi? Mi piace inver pensare che in questo momento il tuo pensiero si sia incontrato col mio in qualche punto imprecisato dello spazio e che, come un raggio di luce si riflette nell'acqua, così il riflesso di te abbia preso forma materializzandosi accanto a me e viceversa.
Ti prego non ridere, lo so che tu a queste mie idee sei solito controbattere dicendo che sono solo farneticazioni, frutto di una grande immaginazione. Eppure è bello cullarmi in questa idea. Sogno o son desta, poco importa, mi sei vicino... ti sento vicino... vado in cerca di una penna, ci hai fatto caso che pur avendo la casa piena di penne...in ogni stanza, vicino ai telefoni, quando poi ti occorre non la trovi mai?
Freneticamente apro i cassetti, rovisto, nella forsennata ricerca di un foglio di carta da lettere e di una biro .
Da quanto tempo non scrivo! Un gesto divenuto ormai desueto in questo mondo tecnologico dove fai prima a digitare un sms o scrivere un e-mail che affidar i tuoi pensieri, comunicare le tue emozioni, ad un foglio di carta.
Eppur stasera mi riscopro romantica. Un velo di sentimentalismo - lo stesso che ha sempre riempito pagine e pagine di pergamene, intasando le borse dei postini - e riprendo in mano carta e penna.
Veramente non so nemmeno se spedirò questa mia o se più semplicemente te la consegnerò a mano, divenendo messo di me stessa... o forse, dopo averla scritta, la cestinerò perché nel rileggerla mi vergognerò io stessa di aver così, con tanta leggerezza, esternato questi miei pensieri...
Per aver con tanta franchezza denudato la mia anima dicendoti : Ti amo.
Ti amo oggi come allora.
Ricordi quei due cuori che ci regalammo, in un giorno qualunque per gli altri ma non per noi? Per noi che percorrevamo, tenendoci per mano e guardandoci negli occhi, incuranti di chi ci passava accanto, quella strada che allor iniziava a illuminarsi in quella fredda giornata invernale? Ci fermammo davanti a quella vetrina e il nostro sguardo fu subito catturato da quello strano cuore tagliato a metà con la minuscola incisione "+ di ieri - di domani".
Le nostre mani rafforzarono la presa mentre tu mi tiravi dentro la gioielleria; ricordo il volto sorridente dell'uomo dietro il banco, aveva già capito la nostra richiesta. Ti tremavano le mani quando chiudesti la catenella con il mezzo cuore attorno al mio esile collo... mentre io portavo la mano alla medaglietta tu affondasti il tuo volto tra i miei capelli lasciandovi un fugace bacio.
Quanto tempo è passato trascinando via cose e persone!
Ma non il nostro amore che ancor continua ad essere oggi come allora "+ di ieri e - di domani".


 


Saturday, September 23, 2006

Oltre il vetro... alla roulette


Osservo oltre il vetro
appannato dall'umidità
il viale della mia vita.
Immagini sfocate affiorano.
Come ombre vaghe avanzano
riportando indietro il Tempo.
Tempo...passato e sepolto...
Tempo, presente e disteso
sul tavolo della roulette.
Ancor una puntata...
Ancor lancio la pallina...
Faites vos jeux
Pair...o impair? Rouge o noir?
Le jeux sont faits!
Osservo la pallina roteare.
Torno ad osservare il viale.
Chissà perché si appanna sempre
... il vetro!
Diafana figura avanza...
emerge dalla nebbia...
divien distinta... le sorrido...
mesta .
Dolce lo sguardo la segue
sfiornandole la guancia con
una carezza...furtiva...
Rien ne va plus!
Mi desto dal mio sogno...
lo sguardo fisso sul tavolo.
Attendo l'esito della giocata...

Monday, September 18, 2006

Lente le Ombre



 


Gli ultimi raggi del sole hanno


già da tempo ceduto il passo


alle ombre.La notte,


oscura Signora, testimone


indifferente delle mie notti insonni,


nel suo nero mantello, incede.  


Io, figlia del Sole,


mi ribello alla nera dama


che gelosa della mia gioia


ha oscurato il Sole.


Incontrastata padrona


dei miei sensi di colpa,


dei miei tormenti,


dei miei inquieti pensieri.


Conterò le ore, i miei occhi,


inebetiti, la sabbia osserveranno.


Granello dopo granello la sfera


della clessidra sarà riempita.


Ed io...


io attendo!


Nel cuore solo uno struggente


rimpianto. Quando finirà questo tormento?


Sunday, September 17, 2006

Relax : I 7 vizi capitali

Mi è stato passato questo testimone..una specie di catena di Sant'Antonio che  mi fa sorridere.


Ma la vita è fatta anche di momenti di gioco e ubbidendo a quel fanciullino che si annida in ognuno di noi non posso che scherzosamente aderire ringraziando chi mi ha passato il testimone...



:: I sette vizi capitali ::.


I partecipanti di questo gioco devono pubblicare nei loro blog un post intitolato "I 7 vizi capitali" e scrivere il proprio pensiero riguardo ognuno dei vizi.

I blogger invitati a partecipare riporteranno questo regolamento e nomineranno altri 7 blogger a partecipare.Non ci si deve dimenticare a lasciare 1commento nei blog dei blogger nominati con scritto "Vieni a leggermi e confessami i tuoi peccati".


1- Superbia: 


2- Lussuria:


3- Accidia: 


4- Gola:


5- Ira:


6- Avarizia:


7- Invidia:



Che dire? ammettere che ahimé li ho quasi tutti? Così mi manderete dritta all'Inferno?


E va bene, chi mi farà compagnia?  Essì perché a parte l'avarizia credo che alla fine io sia anche questo, un mixer di  e di ... difficile separare il grano dalla zizzania. L'unico che son sicura non mi appartiene è il peccato dell'avarizia... Chi sa prendermi riesce a lasciarmi in...mutande... 
Adesso dovrei passare il testimone e non saprei proprio a chi...spero che non me ne vorranno e che riusciranno a sorridere come ho fatto io....


Passo il testimone a: 



Jitama - flinx53 - ilbloghimista - eufemia





 



 


 


 


Incomprensibili


Esplodono


Impetuose


Emozioni...


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Friday, September 15, 2006

A Oriana Fallaci

La morte di quella che io considero una grande scrittrice, non può passare, a mio modesto parere, sotto silenzio. Qualunque siano le sue ideologie politiche e religiose. Ho letto ed apprezzato l'autrice di "Lettera ad un bambino mai nato" che mi portò a riflettere, allora... come ora, sull'importanza della vita e dell'aborto e non escludo che lei abbia determinato in me la convinzione di dover sempre vivere e lottare per le proprie convinzioni. Proprio pensando a lei ... forse...tempo fa scrissi alcuni versi...


 Sull'onda


 



A  te donna ,
Violentata .
Stuprata .
Ridotta in schiavitù .  
A te ostrica oceanica
tra le cui labbra nascondi
la perla più grande e splendente.
A te donna
le cui lacrime non riescono
a  sciogliere  cuore di granito.
A te che nel dolore della Vita
non trovi  braccia  ad accoglierti.
A te
derisa .
Calpestata .
Maltrattata .
Offesa .
Umiliata .
A te  a cui non bastan doni
per cancellare l'onta subita.
A Te io dico :
Cavalca l' Onda!


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Thursday, September 14, 2006

Abbandono l'isola


Ed io abbandono l'isola


per un ultimo bacio...


Straniera nella mia Terra...


Estranea a me stessa...


Approdo nel Mondo


che mi inghiotte e travolge.


Mi trascina con sé in


una danza che non vorrei


eseguire. A malincuore mi


adeguo. Che inizi la danza!


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Tuesday, September 12, 2006

In the night


 


Nell'ombra della Notte


Vaga la mia Anima


in cerca di te...


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Pensiero di te

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Dedica


Vi sono pensieri che emozionano,


parole che tolgono il respiro.


Il cuore trabocca come fiume in piena.


Solo un immagine per dire :


Ti voglio Bene...


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Sussurri


Attimi di dolci emozioni


colorano con i colori dell'arcobaleno


queste grigie giornate autunnali.


Bisbigli... sussurri... languide carezze


riscladano l'anima che torna a sognare.


Si perde lo spirito in piccoli viottoli di campagna


tra ampi spazi d'erba destinati a pascoli rigogliosi.


Futuro trabocca invadendo l'oggi di soave


fragranza di zagara ed aucaliptos.


Ampi spazi si aprono allo sguardo che


sbigottito osserva, disteso su un tappeto


di secche foglie, l'immensità del cielo dove,


soffici nuvole, volteggiano disegnando


sfumati arabeschi.


Avida assaporo ogni cosa... inebriandomi.


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Dov'è il mio cuore



 


Seduta davanti al silenzio


contemplo il mio riflesso in uno specchio


immaginario...



Cerco il mio cuore...


  Quante volte l'ho fatto...


    Trovandolo ...


         Riperdendolo...



Rivango il  pensiero...


tolgo pietre ed erbacce


cresciute sopra ad una...


 TOMBA...



            E' lì che l'ho lasciato...


     Lì mani impietose l'hanno seppellito...


Quando ancor bimba


contemplavo il futuro...



 Chiari e trasparenti occhi grigi


mi  incatenavano...


le mie carezze ed i miei baci


su quei biondi capelli


posavo...


... mai sazia...



Lui ... il mio Re...


      ed io la sua piccola Principessa...



Poi d'improvviso il NULLA...


 


Ripercorro or la strada ...


   Piccole braccia a cercar


        nella notte...


           quel corpo...


              quelle carezze...



Lacrime fredde sulle guance asciugavano


mentre le mie mani toccavano


il posto vuoto e freddo


della Morte...



Morì...


      alla fine di novembre...


 


Crebbi...così...


guardandomi attorno indifferente...


uccello caduto dal nido...


 


senza più nido...


 


Piccola principessa


   senza più il suo Re...


      senza più il Suo Regno...


 


               Crebbi...


         Qualcosa in me si risvegliò...


     la Vita...


reclamava i suoi diritti la milady...


 


Cercai di riscaldare


   il freddo della Morte...


       ...Invano...


 


              Io aprivo la porta


        ed il destino mi schiaffeggiava...


    ...la richiudevo...



Poi...poi arrivasti Tu...


mi prendesti...


a modo tuo ti prendesti cura di questo corpo


senza CuOrE...senza ViTa...



Tornai a vivere ...


    a sognare...


       Volarono alti i sogni...


           forse troppo...



           Or c'è che dice che


      non ho "disponibilità...emotiva"...


Ridono le mie labbra...


mentre questo cuore riesumato


piange disperato...


[scritto il 30 Luglio 2005]


Piccola goccia



Sempre ritorno al mare

   Odo il suo richiamo     

     Ad esso                   

      oppormi non so        

        Non posso

         Ipnotizzata                

          ne subisco il fascino    

            AMANTE

             AMATA...

              Placide onde mi cullano...

                Limpide acque

                 cancellano i segni

                  di cicatrici nuove

                   Eppur vecchie...

                    Oblio del corpo...

                      senza gravità...

                       Oblio della mente

                         senza pensieri...

                          Egli è il mio Tutto

                           In esso mi perdo...

                            ed altro non cerco...

Amico mio

 
 
    Compagno 

di   viaggio in  terre  sconosciute... 


Guida 


esperta  di  un  turistaper caso...  


Maestro


di  vita  per  Ingenuo  alunno...  


 Comandante


di   nave  al suo  Battesimoin mare...


 



Capo 


banda  del   Vicolo  dei  Miracoli... 


Pirata 


di  un  vascello  non alla  deriva...  


 Olio 


Vano  in  lanterna   già  Colma...  


 Uccello 


ermigrante  in cerca  di un  Nido...  



Anima 



Cieca  incapace  di  Esistere...

 


 



Ramo 


Spezzato,  Calpestato  senza  Ritegno...  


Urla  di    Rabbia  di  


Sdegno in  questa  Placida  notte  


di  Fine  Estate.


[scritta il 28 Agosto 2005]


Origine del nome dei miei Blog


"A colui che vincerà, donerò una Pietra Bianca con un nome scritto su che nessuno conoscerà, se non colui alla quale sarà stata data".
(Apocalisse, II, 17)



"Ci fu un tempo in cui tutto era totalmente diverso da oggi. Era un mondo felice, con energie sublimi che convivevano in armonia. In questo mondo, noi eravamo dei. Un giorno, un grande peccato fu commesso e tutto cambiò. Gli dei persero i loro troni e l'unico modo che trovarono per rendersi eterni fu quello di trasformarsi in cristalli".

Questa è una leggenda tramandata dagli antichi sciamani australiani. Anticamente il neofita diveniva uno sciamano quando si trasformava in "Luce solidificata", vale a dire in un "cristallo umano".

Occorre trasformarsi in "cristallo umano" per comprendere a pieno il significato di questa pietra sommamente sacra. Possiamo solo aprirci alla sua influenza santificante e per entrare nella sua dimensione spirituale dobbiamo diventare la sua luce.

Nella Cabala, il cristallo è "l'antico degli Antichi", "l'anziano di tutti i giorni", "L'esistenza delle esistenze", "il segreto dei segreti", la "luce interiore", "L'Intelligenza occulta" di tutte le cose.

Corrisponde alla scintilla divina dell'uomo, al suo vero Sé, comunemente chiamato "Io superiore". Il Cristallo è il Maestro interiore di ognuno, il "Loto dai mille petali". Il nostro Grande Io sconosciuto. É l'energia primordiale dell'Universo cristallizzata in materia-coscienza.

Nelle varie religioni e negli antichi sistemi filosofici, il cristallo corrisponde alla divinità suprema: Zeus dei greci, Amon Ra egizio, Parabrahn hindù, l'Atma buddista.

Universalmente rappresenta lo stato supremo della materia, la tappa culminante dell'evoluzione, la corona dell'Iniziazione. É il maestro di tutta l'illuminazione spirituale completa. L'esperienza mistica di una totale compenetrazione della nostra anima col cristallo è quella dell'unione con Dio.

Il diossido di silicio di cui è composto il Cristallo è uno dei composti minerali più abbondanti della terra. Non solo forma parte della costituzione del pianeta ma è pure uno dei componenti del corpo umano. Così dunque la pietra di quarzo esagonale è una sintesi della propria vita e un microcosmo dell'Universo.

Rispetto al campo della metafisica: se tutto proviene dalla cristallizzazione dell'energia fluida, l'iniziazione è il ritorno dell'energia densa alla libertà dell'energia pura e sottile, attraverso un processo inverso di cristallizzazione.

É per questo, nella tradizione, il Cristallo, condensazione dell'energia cosmica più pura, è la materia in stato di perfezione, l'orecchio dello Spirito. Il ponte della materia verso la più elevata spiritualità, il cima del processo evolutivo universale.

Lo straordinario simbolismo del Cristallo di Quarzo conferma le più antiche tradizioni religiose. Sono sei lati di un esagono perfetto, rappresentano i sei chakra, riuniti in direzione della punta che termina in una piramide (simbolo di ascensione spirituale), culminando in un punto supremo, che rappresenta la realizzazione metafisica nel Settimo Chakra, l'incontro con l'Assoluto.

L'esagono sotto un triangolo simbolizza perfettamente il movimento delle forze psichiche dell'uomo per raggiungere il "punto nel vuoto" del vertice della pietra. É come un'opera d'arte della natura che rappresenta la propria iniziazione, l'ultima fase del ritorno alla coscienza dell'Assoluto.

La sua forma piramidale affascinò le tribù primitive. Adoravano la pietra come microcosmo dello spazio. Essi sapevano che tenevano in mano un riflesso dell'infinito, scolpito in pietra dagli dei. In essa sentivano la Mente di Dio.

In un Quarzo di Cristallo abbiamo un Universo in miniatura. I suoi atomi entrano in contatto con il nostro più intimo Sé per farlo risvegliare alla nostra coscienza.

Il suo centro vibratorio emana la stessa energia dei Grandi Maestri dell'umanità, nascosta in forma di pietra. Questo attrae coloro la cui sensibilità spirituale si è evoluta nei millenni di reincarnazioni e allontana chi non è pronto.

Per i primitivi, il Cristallo era "luce solidificata", "essenza della terra", o "acqua congelata", vale a dire la più potente forza della natura e, per questo avevano fiducia nei suoi grandi poteri. Pensavano che ricevevano dalla pietra gli influssi della propria divinità suprema. I giacimenti di Cristalli erano considerati "terra sacra" o "Terra degli dei". Ad essi avevano accesso solo i grandi sacerdoti.

Seguendo i consigli dei saggi tibetani che studiavano i cristalli, i morti erano sotterrati insieme a pietre di Cristallo, affinché conducessero la loro anima alla Luce pura.

Cristalli consacrati furono usati come mezzi di guarigione dagli sciamani, dai druidi e dai romani, mentre i popoli nomadi lo utilizzavano come mezzo di divinazione.

Nel Medio Evo arrivarono ad esser cari come i diamanti.

Attraverso l'energia del Cristallo il nostro cristallo interiore si affina e si sintonizza con le vibrazioni magnetiche .