
Dimmelo tu maestra,
Babbo Natale esiste?
Ritorna indietro il pensiero
E mi rivedo piccina.
Mia madre col vestito nero
ed i pastori abbandonati
nel presepio, in una casa
in cui è sceso il gelo.
E ricordo mio padre
Ed i suoi occhi azzurri.
Rivedo il suo sorriso
e risento le sue carezze.
Dimmi papà, quando arriverà
Babbo Natale? Principessa,
verrà di notte, ma noi non
lo vedremo. Ma noi ci
nascondiamo! No, lui ci
sentirebbe e se ne andrebbe
per non tornare più.
Non lo vidi Babbo Natale.
Lui non venne in quella
notte in cui lo attesi.
Silenzio. Solo silenzio.
E il niente. Oltre il nero
del lutto in quella casa
divenuta fredda.
Ti guardo. Vorrei gridarti:
Svegliati, la vita è tutta
Una menzogna. Non credere
Agli adulti, apri gli occhi e
Guarda. La vita è una commedia
E il mondo una tragedia.
Guerre, odio e sopraffazione.
Lacrime, silenzi e delusioni.
Ma tu stai lì, in trepidante
attesa, candido sguardo
occhi spalancati,
delegando me a padrona
dei tuoi sogni. Ti rispondo,
camuffando il tono.
Esiste bambino mio. Babbo
Natale esiste. Stai tranquillo.
E torni a sorridere
Nel cuore la tua certezza.
Io ingoio una lacrima.