Monday, February 19, 2007

Vado e torno


Quante e quante volte ancor

devo andare e poi...tornare...

E  riandare...





 





Si fan sempre più stanchi i  passi...

Le gambe più pesanti...il cuore colmo

di  tristezza senza tempo né confine...

Eppure torno...





 






Torno e non siedo...instancabile

ape porto nuova linfa...

nuova energia...Vitale...

Dò la vita e nulla chiedo in cambio...

Non baratto il mio cuore...

E così difficile  dare...                              

"AMORE"?

Wednesday, February 14, 2007

Remember


Quanta tenerezza


quel bacio furtivo


scambiato di nascosto


dietro quel tronco d'albero


della Villa Comunale.


E quel lieve rossore che


imporpora le guance!


Chissà perché affiora alla  mente


proprio adesso il ricordo di quel


Primo Bacio.


Quanti anni son passati!


Quanti i baci dati!


Quante le promesse, vere o false,


pronunciate!


Eppure la dolce tenerezza


di quel furtivo e ingenuo bacio


 si posa  lieve su questo cuore


ormai stanco ridonandogli


nuovo sussulto


Monday, February 12, 2007

Si sedes non is


La sera è l'ora che prediligo per andarmene in giro per le strade della città semideserta. Mi immergo nell'oscurità delle strade come un cane randagio. Annuso l'aria, sollevo le orecchie, i sensi all'erta a cogliere il minimo fruscio, il più piccolo movimento, che possa interrompere il piacere di queste mie solitarie passeggiate. E così che una non ben precisata sera [che poi mi chiedo: a che serve ricordare il giorno, l'ora di un evento?] , dicevo in una sera qualunque, di un giorno qualunque nel dirigermi verso l'unico pezzo di verde rimasto nel mio quartiere mi fermai interdetta alla vista di una sagoma inver molto strana. Tentai di avvicinarmici senza destar in essa alcun allarme, mantenendo la debita distanza. Mentre mi avvicinavo sempre più in ugual misura si accresceva la mia titubanza. Non eravamo in periodo carnecialesco eppure... eppure la figura che iniziavo ad individuare indossava abiti di una strana foggia. Più che parlar di abiti direi che sia più giusto parlar di tunica... Una tunica azzurra. Ampie maniche scendevano lungo il corpo e portava, legata ad una cintola, una strana borsa.Che avreste fatto voi al mio posto?
Io feci la cosa più ovvia, lasciai che la curiosità avesse il sopravvento sulla mia difidenza e mi avvicinai. Notai subito, nonostante la fioca luce, lo stato dimesso dell'abito ed il volto emaciato e scarno di chi mi stava di fronte. Difficile dire se fosse uomo o donna visto la lunga capigliatura che gli ricadeva morbidamente sulle esili spalle.Solo quando parlò la sua voce ferma e profonda mi consentì di dargli una identità maschile. Quello che lui proferì in realtà mi colpì profondamente.
<< E` da molto che girovago senza una meta e senza fissa dimora - esordì così improvvisamente mentre si accasciava sull'unica panchina di quel parco -  ma l`Acqua non può far a meno di tornare lì dove è nata. Lì dove c`è l`Alpha e l`Omega.Sono tornato in cerca di risposte e qualcosa ho trovato lì dove essa risiede. C`era il Quinto e dalle sue parole altre ne sono emerse...come foglie trascinate dal vento...Pagine di un libro scritto in chissà quale tempo >>...
Si zittì all'improvviso, così come all'improvviso aveva iniziato a parlare, lo sguardo diritto, fisso davanti a sé come in preda ad una visione che solo lui vedeva, indi riprese, e la voce  or si levò più decisa e ferma.
<< Prima che queste parole mi tornassero in mente io stavo seduto... Quanto tempo son rimasto così... in silenzio a tentar di ascoltare i 4 più 1! Ma nulla udivo... Nessun suono usciva dall`Aria che sembrava lontana...assente.
Nulla proveniva dalla Terra, sulla quale poggiavo le mie membra, a parte qualche timido sussulto...
Nulla dall`Acqua che pur mi aveva generato ...
Nulla dal Fuoco che pur sentivo bruciarmi il cuore...
Nulla dall`Etere verso cui andava spesso il mio pensiero...
Ed il Sole... il Sole era così lontano ed io mi sentivo così piccolo al suo cospetto che non osavo nemmeno sollevar lo sguardo su di lui... Poi una voce, un piccolo richiamo... mi sollecita ad alzarmi...e lo vedo e... ricordo...ricordo le parole che in una lontana notte mentre ero intento ai miei studi emersero da una pagina scolorita dal tempo. Stavo tentando di decifrare un vecchio tomo ermetico quando mi imbattei in queste parole >>...
Ancor si fermò mentre corrugava la fronte forse nel tentativo di ricordare. Incosciamente mi lasciai scivolare sulla panchina accanto a lui. Il suo parlare, il suo modo di esprimersi, oltre che stupirmi iniziavano ad affabularmi. Dovevo avere un'aria da ebete ne son sicura, me ne resi conto quando realizzai che stavo con la bocca aperta e non riuscivo a pronunciar parola. Ma lui sembrava non accorgersi nemmeno della mia presenza anche se sono convinta che le nostre anime da qualche parte si fossero già incontrate. Forse così si sarà sentita Viviana quando incontrò Merlino alla Fontana di Barenton.Lo osservavo in silenzio...e lui ben presto riprese a parlare.
<< Colui che cerca la verità non si ferma all'apparenza delle cose e delle idee ma tenta l'accesso nel ventre della Terra. Lì dove più fitta è la notte e non si vedono nemmeno le ombre di chi vi entra. Avvolto da quella oscurità si agita, brancola, si dimena e si dispera nel tentativo di trovar l'uscita. Ma più si agita più il buio lo risucchia. Così come fa il mare agitato con un corpo che tenta di rimanere disperatamente a galla... Hai visto mai un uomo agitarsi in un mare in tempesta?>>.
La domanda, rivolta a me, mi colse di sorpresa, deglutii diverse volte prima di annuire visto che la voce non voleva uscire. Lui sembrò non avvedersene nemmeno.
"Ecco è così che l'anima si trova. Solo quando capisce che non riesce a trovare la soluzione si arresta immobile... ferma i pensieri... e decide di lasciarsi morire. A quel punto, diceva l'autore di quel tomo, avviene qualcosa di incredibile. Le ceneri di quello che era stato un essere tribolato e annientato dal dolore si rianimano... Una luce si sprigiona dalla polvere e rapida svetta verso l'alto tagliando l'Ombra...Ali maestose si aprono e l'uccello rinato torna a volare nel Sole... Si sedes non is... ricordati queste parole"... così dicendo si dissolse davanti ad i miei occhi. Mi ridestai come da un sogno e nell'abbassar lo sguardo sulla panchina dove prima sedeva quello strano individuo vi trovai una piuma coi colori dell'iride...
Ce l'ho qui, adesso, con me. La porto intrecciata nei miei capelli mentre dentro me continuo a ripetermi...
"Si sedes non is"...


Monday, February 05, 2007

So chi sei


Io so chi sei...

al di là di ogni parola

polemica o graffiante.

Al di là del tuo sbandierato scetticismo.

Oltre i confini della realtà.

Surclassando la zavorra

degli avvenimenti quotidiani

che tengono lontano

l'Essere dall'Apparire.

Io so chi c'è dietro quella maschera

Conosco il tuo Volto...

Intuisco i tuoi Pensieri...

Vedo i gesti  che li accompagnano.

Come un pittore, con mano morbida

e tocco gentile, ne seguo i contorni

che dolcemente si delineano.

Prendono Forma.

Divengono Reali.

Ma allora perché questo mio

 stare...Male?


Sunday, January 21, 2007

Notte indiana 2006


 

Le fiamme del fuoco, al centro del grande campo indiano, si alzavano alte nel cielo. Lingue di fiamme e scintille e lapilli scoppiettavano conferendo un tono di allegria in quella fredda notte invernale.
Seduti a cerchio il piccolo popolo dai volti rossi (il fuoco riscaldava veramente il sangue), le gambe incrociate, fumavano assorti passandosi di mano in mano il calumet. Grigia Nuvola è talmente perso nei suoi pensieri da dimenticarselo in bocca . Trasale percependo il contatto del suo braccio con quello del fratello che gli siede accanto.
Allora, come tornando da un mondo che ai più non è dato conoscere, punta gli occhi sgranati in faccia al compagno che con la mano tesa attende il segno tangibile della pace. Sorride e gli porge il calumet accompagnandolo con queste parole:
"La mia mente ha percorso le grandi valli dove risuonano le voci dei nostri padri. Voci che pochi odono e molti ignorano. Rincorrevo un capriolo che, impaurito tentava di nascondersi convinto che volessero fargli del male. Mi sono avvicinato a lui e senza nemmeno toccarlo gli ho fatto sentire tutto il mio amore. Pensavo che fosse sufficiente questo ma, ahimé, mi sbagliavo! Mi si rivoltò contro e non ci crederai..lo so... ma mi morse la mano. Ecco..guarda anche tu..."
Così dicendo fa vedere la mano dove delle gocce di sangue scorrono lungo il palmo.
Istintivamente il compagno si ritrae guardando sbigottito l'arto...
"Questa è la prova che quel che dico è vero"...continuò con voce pacata l'anziano Sioux stringendosi ancor meglio il mantello della pelle d'orso intorno al corpo che aveva iniziato a sussultare. Il compagno non riusciva a proferir parola. Non un gridò ruppe il silenzio del campo mentre si alzava e senza nulla proferire si avvicinava al vecchio. Solo quando fu all'altezza del suo orecchio gli bisbigliò:
"Lo so...ero lì con te... guarda" e sorrise scoprendo i denti dove sul biancore dello smalto brillava una goccia rosso sangue...

Tuesday, January 09, 2007

Così cambiò la rotta del destino


 


 


Molte volte mi sono chiesta cosa sarebbe stato di me se solo fossi salita su quella nave che mi portava lontano invece di ritrovarmi or qui seduta


Se... Se...Se...


Di quanti se è costellata la nostra vita mentre continuiamo a vivere al presente relegando alla grammatica il condizionale...


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Monday, January 08, 2007

Marea


 

Sono qui

seduta su queste scale

di puro alabastro,

osservo le onde rincorrersi lente.

 

Due gabbiani lassù, in alto,

 sopra la mia testa,

le ali rilucenti sotto i raggi del sole,

disegnano cerchi concentrici

con il loro volo.

 

Splendido questo cielo  colmo di luce

di un nuovo giorno che nasce.

La Luna, pallida, sfocata,

 saluta l'amante prima di sparire alla mia vista.

 

Eppur gli amanti clandestini sanno come allearsi

quando tentano di attrarre a loro

queste placide acque...

che resistono...resistono....

ma poi langue la loro forza e si arrendono...

Si agitano...si ingrossano...

Escono dal loro letto e da loro si lasciano attrarre

 

 Inondano tutto quello che mi sta d'attorno,

resisto alla tentazione di immergermi,

attendo... so che saranno loro a

sommergermi.

Sorrido felice...serena.

E' l'alba di un nuovo giorno!

Sunday, December 31, 2006

Auguri

So che è passato Natale...ma sono in tempo per gli auguri di un Anno pieno di splendidi avvenimenti nella vita di tutti voi. Che sappiate attingerne a piene mani e custodirli nei vostri cuori sono questi che ci aiuteranno a "crescere". Buon Anno...


 



 



 

Monday, December 18, 2006

Eterno Presente


Nella mia Vita...

Nella mia mente...

In ricordi mai divenuti ieri.

In momenti sempre presenti..

In attimi rubati alla quotidianità.

Nei giorni  non  solo nostri.

Nelle notti fatte di noi...

Solo il tuo respiro ad

accompagnare i miei sogni...

Il calore del tuo corpo a darmi

l'esatta percezione del nostro

Esistere...

Tuesday, December 12, 2006

Procedevo?


Con passi misurati e lenti

 a ritroso su questo viale

bagnato di lacrime stanche 

cammino, procedo da sola.

Sfilano davanti agli occhi  fantasmi

riflessi in vetrine annerite dal tempo.

Ombre, avvolte nella nebbia dei mie

pensieri, come alito di vento

mi carezzano il corpo che,

scosso da brividi, tal quale

una  fragile foglia, freme...

Scivolano su di me le tue mani

calde , forti sensazioni...emozioni...

infiammano il cuore. Seducenti

passi...sensuali movenze...

affascinante loquire...

sorriso ammaliente e poi i tuoi occhi.

Si...gli occhi tuoi ed io mi perdo.

Perdo la strada ma...procedevo 

o era solo illusione? 

Sunday, December 03, 2006

To be or not to be



Ritrovarsi... perdersi...ritrovarsi ancora.


Come un gioco di onde,


continuamente a rincorrersi...


abbracciarsi...confondersi


e poi tornare a separarsi...


Come petali di rose


lentamente si staccano


per ritrovarsi poi,


delicati e profumati, ai


piedi della mia anima.


Discorsi ripetuti centinaia...


migliaia di volte nel tentativc,


misero, di cogliere un  baluginio...


una piccola luce  che possa


colorare i  sogni... e poi...


Poi la sensazione strana, dolorosa


che qualcosa è rimasto da dire.


Come un fantasma aleggia


nell'aria, ne capti le vibrazioni


sottili  e... trattieni il fiato...


più non respiri.


E anche tu concludi che :


"Ci sarà un altro giorno ancora".


Un giorno in cui, sconfiggendo


finalmente la ritrosia...


la paura... la timidezza


potrai dire...