Tuesday, June 12, 2007

Tantra d'amore


Farò del mio corpo un letto di rose.


Le mie labbra saranno guanciale


dove i tuoi baci avidi riposeranno.


 


Ci inebrierà il profumo .


Ci stordirà l'essenza


 


 e smarriremo  alfin i sensi in quel 


Paradiso in cui ci condurrà la dolce


danza di questo nostro sublime


 


tantra d'Amore.


 


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8 comments:

romanticaperla said...

Bellissima! ricercatissima l'immagine.
Stupendi i versi.
Bacio:))

Buongiorno!:))

hariseldom said...

il poeta usa la poesia per donarsi all'uomo che ama usando metafore quasi orientaleggianti

saganne said...

è molto bella questa poesia....:)))
riecheggia tante cose.....
il tuo modo di amare
è questo?..
o è il tuo desiderio?......:)))
ci vuole arte per amare in questo modo...
arte...sensazioni particolari..
maestria...
ma sopratutto...
lasciarsi andare a qualcosa di particolare....
sono certo che scrivendo questi versi
sai a cosa alludo:))))

sei brava...

Korus said...

ovviamente...non si può parlare di cose di cui non si conosce l'origine e la portata... sarebbe un vaneggiare altrimenti...

saganne said...

molto li fanno Korus....
questo penso che lo vedi anche tu....:)))
sono contento che per te non sia così:)))
ciao:))

flinx53 said...

Come sempre il tuo tratto, è delicatissimo.
Come sempre versi bellissimi.

saganne said...



Distacchi


Non avevano dubbi quella notte che il destino sarebbe venuto a rapirli l’indomani.

E i loro respiri diventarono all’improvviso un atto forte. Violento.
Gioioso come un gesto di ribellione contro il tempo.
Non riuscirono a fare l’amore. Rimasero stesi al buio sui due letti adiacenti.
Tendendo la mano verso la mano. Un incrocio di ricordi e d’immaginazione d’un futuro che sapeva di vuoto s’intrecciò come loro stavano facendo con le dita.

Quel posto era stato gradevole.
E loro l’avevano reso pieno di fascino e di poesia.

L’avevano protetto come un paradiso.
Avendone ricevuto i doni che solo le emozioni sanno creare.

Simili a due raggi di luce
ciascuno aveva portato con sé
la propria freschezza e i loro sguardi profondi.

Sono quelli i momenti magici in cui ci si interroga senza alcuna solennità
sul destino della civiltà e dei grandi eventi che hanno trasformato il mondo.

Perché quei momenti vengono percepiti come la risposta a tutto ciò che è accaduto
ed accade.

Perché è come se ogni cosa,
ogni vita ed ogni morte,
ogni vittoria ed ogni sconfitta sembra avere un ‘ unica spiegazione.....
...la loro presenza insieme.
In quell’angolo di mondo....che diventa per incanto il centro del mondo.
La ragione del tempo e dello spazio.

Anche adesso,
in quel buio silenzioso
ciascuno per conto suo si poneva le stesse domande senza risposta.

La storia avrebbe dimenticato quella notte.
Ma loro no.
E più si lasciavano assorbire dal senso del distacco
più i loro movimenti diventavano lenti, difficili…”trascinati”.

Perché furono assaliti dalla consapevolezza di quanto fosse misera quell’ultima occasione di fronte a tutto il resto.

Di fronte a ciò che avevano vissuto.
Ed a ciò che non avrebbero vissuto mai.

Stava per cominciare una nuova vita.

Prima di loro erano stati soli.

Lo avevano capito in quei giorni.

Avevano parlato insieme con la rispettiva solitudine.
Avevano fatto in modo che quella si mettesse in disparte. A guardarli in silenzio.

Ed ora la vedevano rialzarsi dal suo angolo lugubre. Stavano per tornarvi in compagnia…

Ebbero paura delle parole.

Qualsiasi frase sarebbe stata come ostentata....usata quasi come mezzo di seduzione per il destino.

Ne avevano paura e la ritenevano perfino fuori luogo.

Perché sapevano che qualsiasi cenno sarebbe diventato lo spettacolo di sé stesso,
ripetitivo,
ma soprattutto privo di sostanza.

Come un mulinello aspirato dal suo stesso movimento.

Perciò non si dissero niente.

E quando giunse l’alba
essi guardarono per la prima volta il sole che saliva in alto
come qualcosa di inquietante.

E la luna che scompariva
come il centro di un paradiso
che da ora sarebbe stato relegato nella loro memoria.
Avrebbero dovuto trovare un senso a tutto questo.

Ma non ora........

Ci avrebbero pensato dopo...

Avrebbero avuto tutto il tempo
per pensarci....

GRIZZLY47 said...

Ho letto un po' dei tuoi componimenti e noto una penna leggera, delicata e sensuale.
I miei complimenti per te.
Un grrrrrande ciao
Cesare