Friday, March 13, 2009

Mea culpa



Lascia che ti racconti, figlio,
della pena che mi lacera le carni.
Lascia che ti parli di ciò che provo
quando mi perdo nel pozzo fondo
degli occhi tuoi tristi  e neri.

Delle sofferenti doglie
che mi comprimono le  viscere
quando la mano tendi ad afferrar
quel tozzo di pane, duro e nero,
sotto lo sguardo indifferente
di chi dedito è a pranzi luculliani.

Guardo le mie mani vuote
sentendomi impotente.
Solo una lacrima a confondersi
con le tue, ma non servirà a saziare
la tua fame, né alla tua sopravvivenza.

Pace a te! In quell' arida terra
riposa un corpo nato condannato,
ed anche per colpa mia,
prematuramente sotterrato.

Wednesday, March 11, 2009

Monday, March 09, 2009

3

Di ghiaccio secco
in pozzanghera d'acqua

Sapor salino

Sentinella con l'armatura di carta







Di baluginanti riverberi metallici
ho dipinto un castello di carta:



Roccaforte per un mondo
che distinguer non sa
tra un sasso e un diamante.



Impavida sto sul bastione
sentinella con l'armatura di latta.
Scorpione con dura corazza
per difendere il suo fragile cuore.




Saturday, March 07, 2009

Grazie Guido



Ringrazio Guido per il pensiero gentile

Limerick

Conosco un tale che dimora ad Ischia
che mangia molto,  beve molto e rischia.

Non faccio il moralista
non sono perbenista:

Quando vede mia moglie perché fischia?


[Col prezioso contributo di "temporalestivo" ne è venuto fuori un piccolo capolavoro. Grazie a te Gigi!]

[Il limerick è un componimento "nonsense"  e che deve suscitare ilarità anche con battute volgari o a doppio senso - composto da tre endecasillabi e due settenari con rima AABBA. Dove i versi con la rima A sono endecasillabi e quelle con la rima B sono settenari. Ci sono molte regole da seguire una è che il primo verso deve fornire l'esatta ubicazione - reale o di fantasia - dove vive il protagonista mentre nell'ultimo si esplicano maggiormente le sue peculiarità]


2

Non trovo il nido
della  balena bianca.

Passa la notte

Friday, March 06, 2009

Stupro autorizzato






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Con avida concupiscenza
e bavosa ingordigia ha
profanato l'uomo
il corpo virginale.

Insozzandone le carni
con le  luride impronte
 ha strappato alla terra
i suoi verdi polmoni.

Vane le suppliche di Gaia
per sbarrarne il passo.
Arrogante l' ha deflorata
tappandole la bocca

con il color dei soldi;
attutendone le grida
col rumore metallico
di cingoli e di seghe.

Testimone silenzioso
il Grande  Fiume
ossario per i suoi figli uccisi.


b



Brillano schegge
di cristallo nel sole

Fragore d'onde


a



Noto dissenso
al verseggiar straniero

Sferzante il vento


1

Sa di lamento
quel lacerar di carte.

Albero morto

Potrei squartarti
per trovare il tuo niente.
Disintegrarti


Servirebbe tenere
il vuoto nelle mani?