Sunday, February 08, 2009

Mio suocero

Mio suocero è un uomo
nei cui tempi, ne son certa,
pochi ce ne sono stati uguali.

Né la guerra, né la prigionia
hanno indurito il suo animo
fanciullo. Nè ho  udito mai
dalle sue labbra un lamento.

Il supereroe dei nipoti tutti
non ha mai spento delle
labbra il candido sorriso.

Sempre arzillo,
sempre paziente,
così è andato incontro
all'avanzar del tempo.
Fino a ieri. O forse ieri l'altro?

Ora è lì, inerme e senza più coraggio.
Non vede, non sente,non mangia.
A stento parla. Signora Vecchiaia,
in un fiat, ne ha succhiato il di lui vigore
agli occhi increduli di chi gli vuole bene.

Ecco... si riprende e torna la speranza.
Riascolterò la sua schietta risata?
Lo rivedrò, indefesso, prendersi beffe
dell' inflessibile Atropo? Trepida attendo…

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